L’Unione Nazionale Consumatori ha posto l’attenzione sull’addebito in bolletta di elenchi telefonici non voluti. Molti consumatori, infatti, continuano a denunciare tale pratica scorretta per cui l’Associazione ha posto la questione all ‘Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Ha inoltre comunicato a quest’ultima che dopo la sospensione del servizio, gli utenti non sanno come ottenere il rimborso per un servizio non fruito.
Addebito in bolletta di elenchi telefonici non desiderati: cosa fare?
Sono molte le persone che si ritrovano un addebito in bolletta non desiderato per la “fruizione” degli elenchi telefonici.
Per capire se si sta pagando per il servizio su indicato basta controllare con attenzione le bollette, ovviamente anche quelle vecchie. Esattamente la voce “Corrispettivo annuo consegna elenchi telefonici” che è quella dove si trova l’addebito. Nel caso vi sia l’addebito, non si dovrà fare nient’altro che inviare una disdetta (meglio in forma scritta che potrà servire come prova) all’operatore telefonico che gestisce la linea di casa.
Per altri servizi non richiesti, invece, si dovrà anche in questo caso presentare un reclamo scritto mediante raccomandata A/R, fax al numero del servizio clienti oppure avvalendosi del sito o della pagina social dell’azienda. In esso si dovrà chiedere l’immediata disattivazione del servizio ma anche lo storno delle somme fatturate in modo indebito nonché il rimborso di quanto pagato.
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