Pagamenti in contanti addio, il Paese cash free esiste: ci abbiamo vissuto 24 ore, ecco cosa abbiamo scoperto

Azzerare o quasi i pagamenti in contanti: ecco come si vive 24 ore nel Paese cash free. L'Italia può fare come la Svezia?
7 anni fa
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Abolire i pagamenti in contanti per ridurre il rischio di truffe/banconote false e combattere l’evasione da un lato e agevolare le transazioni rendendole più rapide dall’altro. In Italia diverse misure sono andate in questa direzione anche se l’abolizione dei pagamenti in contanti è stata solo parziale e in molti sostengono che arrivare a quella totale sarebbe irrealistico. Non è proprio così: il Paese cash free (o quasi) esiste e si trova in Svezia. Ma quali sono gli effetti?

Dal caffè al biglietto dell’autobus: addio ai pagamenti in contanti, anche a quelli micro

Immaginate di svegliarvi una mattina a Göteborg, in Svezia.

La mattina il caffè al bar si paga con carta di credito perché la cassa non accetta contanti; anche per prendere l’autobus per andare a lavoro dovrete fare il biglietto con la carta o tramite smartphone perché non si può pagare con monete o banconote a bordo; pausa pranzo al centralissimo hotel Europa di Göteborg, il cartello all’entrata vi avvisa che state entrando in un’area cash free. Oggi i pagamenti in contanti in questo paese non superano il 2% del totale. Si può pagare con carta o tramite smartphone anche presso i venditori ambulanti e perfino lasciare le offerte in Chiesa senza necessità di avere in tasca spicci. Se chiudete la serata al famoso pub-ristorante locale «The Golden Days», non solo pagherete con la carta la birra ma, all’ora di chiusura, potrete vedere le cameriere che contano le mance del giorno spuntando quanto aggiunto ai conti sulle ricevute delle carte di credito.

Secondo molti analisti la Svezia dirà addio ai pagamenti in contanti definitivamente a breve, verosimilmente tra il 2020 e il 2025. I più scettici sostengono invece che una percentuale minima residua di contanti continuerà a circolare soprattutto per favorire le generazioni più anziane, non avvezze alla tecnologia.

E veniamo proprio a chi ammette di avere difficoltà ad abituarsi ai micro pagamenti elettronici.

No ai contanti: non è tutto ora quello che luccica

A risentire a livello pratico di questa lotta al contante sono soprattutto i pensionati (tutto il mondo è Paese in fondo!). Ma la popolazione si adatta gradualmente: ormai il 95% degli acquirenti è dotata di una carta di credito o di uno smartphone. La banca centrale di Stoccolma conferma alcuni primi effetti positivi degni di nota: in particolare la riduzione del lavoro in nero e dello spaccio di droghe; incisive anche le ripercussioni sull’evasione fiscale (certo sono piaghe che qui non hanno le proporzioni che raggiungono da noi ma quel che conta è osservare la tendenza al calo). Ed è facile immaginare anche una riduzione del numero degli scippi e delle rapine. Al tempo stesso però si segnala un aumento delle truffe informatiche. Ma forse è il minimo prezzo da pagarecon carta mi raccomando!

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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