Affari Tuoi, ecco quanto valgono davvero i premi per i pacchi in gettoni d’oro

Calcoliamo il valore dei premi nei giochi televisivi in gettoni d'oro, come nel caso dei pacchi ad Affari Tuoi.
1 ora fa
3 minuti di lettura
Vincite in gettoni d'oro
Vincite in gettoni d'oro © Licenza Creative Commons

Affari Tuoi continua a macinare ascolti. Ieri, lo share è stato del 26,7%, pari a 5 milioni 724 mila telespettatori incollati agli schermi di Rai Uno per seguire il gioco dei pacchi condotto da Stefano de Martino. L’ex ballerino di Amici si è rivelato una sorpresa positiva per i vertici di Viale Mazzini, che su di lui hanno scommesso per il dopo Amadeus. C’è qualcosa evidentemente di psichedelico in questo gioco in cui gareggiano venti concorrenti e uno alla sera, estratto a sorte, può vincere fino a 300.000 euro in gettoni d’oro.

Non è un quiz, non c’è nulla da indovinare. Bisogna avere solo tanta fortuna. Serve, semmai, un pizzico di furbizia nel sapere mercanteggiare con il “dottore” per ricevere offerte quanto più alte possibili o un cambio pacchi al momento giusto.

Gettoni d’oro non più obbligatori in tv

Come vi abbiamo detto, la vincita più grossa si ottiene se con sé si ha il pacco da 300.000 euro. Vi siete mai chiesti a quanto corrisponde realmente tale cifra, essendo espressa in gettoni d’oro? Affari Tuoi non è l’unica trasmissione in cui le vincite non sono corrisposte in contanti. Anzi, praticamente non esiste trasmissione televisiva che preveda un pagamento in euro veri. Una legge del 1955 imponeva di pagare le vincite in tv solo in gettoni d’oro. Un modo per sottrarre l’allora tubo catodico dal vizio del gioco d’azzardo. Tuttavia, una sentenza del Tar del Lazio del 2018 consente di proporre vincite in contanti, purché i criteri di partecipazione siano chiari.

Non si capisce perché le tv non si siano adeguate ancora a tale sentenza, emessa ormai sei anni fa. Cerchiamo di capire, quindi, a quanto corrisponde una vincita in gettoni d’oro, una volta convertita in euro. Prendiamo il caso più fortunato ad Affari Tuoi. Poche settimane fa, Ornella e il suo compagno Giovanni dalla Sicilia hanno tenuto fino alla fine il pacco più grosso.

Si sono portati a casa, quindi, la cifra di 300.000 euro. In teoria, perché nella pratica vedremo che le cose non stanno proprio così.

Calcolo costi

I 300.000 euro risultano ivati, cioè comprendono l’Iva al 22%. Al netto dell’imposta, la vincita già scende a circa 245.900 euro. A questo punto, succede che la Rai vi consegnerà non la cifra in contanti, bensì i famosi gettoni d’oro. Trattasi di monete con logo dell’emittente – in questo caso, proprio la tv di stato – su entrambe le facce. Come si scambiano in moneta sonante? Ci si reca al banco dei metalli, segnalato nel caso dalla stessa Rai. Lì avverrà la conversione, ma con relativa commissione del 5%. Ed ecco che già la nostra somma scende a 233.600 euro.

E’ finita? Non ancora. Il Dpr 600/1973 all’art.30 prevede che le vincite televisive siano tassate al 20%, le altre al 25%. Infine, quelle derivanti da pesche, tombole e giochi di beneficenza sono sottoposte all’aliquota del 10%. Pertanto, i 300.000 euro di Ornella e Giovanni varranno alla fine di tutti i calcoli solamente quasi 187.000 euro. Restano tanti soldi, intendiamoci. Tuttavia, non stiamo parlando dei 300.000 euro che pensiamo quando vediamo i fortunati concorrenti festeggiare.

Speculare sul rialzo dell’oro

C’è sempre la possibilità per il vincitore di tenersi i gettoni d’oro. Non può andarsene di certo in giro ad effettuare pagamenti, a meno che qualcuno non li accetti. Potrà, comunque, decidere eventualmente di convertirli in euro in futuro, magari speculando al rialzo sul prezzo dell’oro. Una strategia che potrebbe funzionare per abbattere parte dei costi sostenuti tra imposte e commissioni. Nell’ultimo anno, il metallo giallo si è apprezzato (in dollari) del 35%. Negli ultimi cinque anni, ha registrato un boom dell’85% e negli ultimi venti anni del 530%.

Solo per ipotesi, immaginiamo che un concorrente nel lontano 2004 abbia vinto 300.000 euro in gettoni d’oro e che abbia deciso di tenerseli a casa fino ad oggi.

Quei gettoni, detratti l’Iva, varrebbero all’incirca 1 milione 837 mila euro. A quel punto, andando ad effettuare al conversione presso la Banca d’Italia o in gioielleria, gli resterebbero ancora 1 milione 745 mila euro. Al netto dell’imposta del 20%, 1 milione 396 mila. Tuttavia, il fortunato per venti anni non ha visto un euro del suo montepremi e magari ha dovuto pagare il canone di locazione per tenere i gettoni d’oro in una cassetta di sicurezza in banca.

Gettoni d’oro, tanti costi

Tra l’altro, farsi spedire i gettoni d’oro a casa, anziché direttamente al banco dei metalli, costa lo 0,15% del montepremi sopra 20.000 euro. Non è tanto, ma è giusto considerarlo nel calcolo complessivo dei costi. Altro aspetto di cui tenere conto è che il pagamento materiale della vincita avviene solitamente dopo 3-6 mesi. I vincitori restano pur sempre fortunati, ma le cifre in gioco risultano anche assai diverse da quelle che vediamo in sovrimpressione in tv.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

province dove si vive meglio
Articolo precedente

Province dove si vive meglio, la crescita economica del Sud c’è

ape sociale
Articolo seguente

APE sociale, arriva la proroga triennale: misura confermata fino al 2028