Secondo uno studio elaborato dalla Uil sembrerebbe che le famiglie italiane in difficoltà nel pagare l’affitto non sarebbero poche.
Lo studio, pubblicato nel “rapporto Immobiliare 2016” e condotto dall’Agenzia delle Entrate sulle locazioni immobiliari in 8 città capoluogo, mostra[P1] gli sfratti relativi al 2015.
Nel rapporto si legge che i provvedimenti esecutivi per gli immobili ad uso abitativo in Italia sono 64.676 (con un aumento del 23,7% rispetto al 2008) di cui 57.015 per morosità.
La crisi economica che gli ultimi anni è stata implacabile ha avuto delle ricadurte negative sia sul fronte occupazionale che sociale riducendo il reddito di migliaia di famiglie e ponendo le stesse nella difficoltà di pagare il canone di locazione.
Nel 2015 è stato emesso uno sfratto ogni 399 famiglie anche se a livello regionale il rapporto cambia nelle diverse regioni Italiane (in Liguria ad esempio è di 1 sfratto ogni 261 famiglie).
Il quadro preoccupa soprattutto alla luce del fatto che è stato incrementata, negli anni, l’incidenza degli sfratti per morosità. Anche se non viene menzionato il motivo della morosità si pensa che nella maggior parte dei casi si tratti di morosità incolpevole, cioè di una situazione di impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione a causa della crisi economica ed occupazionale.
L’aumento degli sfratti aviene soprattutto nelle grandi città ed è una delle conseguenze dell’incidenza del costo dell’affitto sul reddito familiarre.
Lo studio della Uil ha preso in considerazione sia le locazioni a canone libero che quelle a canone concordato e confrontando i dati risulta una spesa maggiore per gli affittuari con contratto a canone libero. La città dove il canone libero pesa maggiormente è Roma con 823 euro mensili per una media di 83 metri quadri di appartamento.
Secondo lo studio in Italia per un affitto a canone libero si spendono 687 euro mensili contro 640 richiesti per un canone concordato per appartamenti sensibilmente più grandi.
Anche per quel che riguarda le locazioni a canone concordato Roma risulta essere comunque la citta dove maggiormente l’affitto incide sui redditi da lavoro e da pensione.
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