Affitti in nero, l’inquilino può pagare un terzo del canone: torna la norma (non è incostituzionale)

Affitti in nero: l'inquilino che ha pagato il canone ridotto perché senza contratto non deve rimborsare il proprietario. Arriva la decisione della Consulta
8 anni fa
1 minuto di lettura
bonus-affitti

Ricordate la norma che autorizzava gli inquilini a denunciare l’affitto nero dando loro la possibilità di restare in casa pagando un canone ridotto (pari a tre volte la rendita catastale)? I proprietari di casa avevano denunciato l’incostituzionalità della norma ma ora la Consulta da ragione agli inquilini.

Leggi anche: Affitto in nero: nulle le sanzioni per i proprietari di casa che non fanno il contratto?

Con sentenza n 87 del 2017 è stata infatti rigettata la questione sollevata dal Tribunale di Roma sulla norma.

I giudici hanno fatto leva sul fatto che la cifra richiesta corrisponde in questo caso ad una sorta di indennità di occupazione. Per questo è lecito il pagamento dell’affitto dopo la denuncia per il mancato contratto con una percentuale ridotta fino all’80%.

Tutti gli inquilini che, facendo appello su questa norma, avevano denunciato locazioni senza contratto e ottenuto lo sconto notevole sul canone, non sono tenuti alla restituzione della differenza tra quanto versato e quanto astrattamente dovuto, come invece richiesto dai proprietari degli immobili locati.

La Consulta ha negato che vi sia violazione dell’articolo 3 della Costituzione.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.