La pandemia di Covid-19 ha avuto pesanti ripercussioni anche sui prezzi degli affitti nelle grandi città europee, Milano inclusa. La peggiore tra tutte è Barcellona, dove gli affitti sono calati in media quasi del 9 per cento. Non è andata molto meglio al capoluogo meneghino, dove i prezzi sono scesi fino al 4,5 per cento. Segno meno anche per le capitali Londra e Parigi, dove il calo si è attestato rispettivamente al 3,7 e al 2,6 per cento. Insieme, Londra e Parigi sono anche le città dove il prezzo al mq è il più alto di tutti, pari a 310 e 409 euro.
I numeri presenti nell’articolo hanno come fonte il recente rapporto del Centro Studi Abitare Co., la cui analisi è stata pubblicata di recente.
A Milano affitti in calo nel 70% dei quartieri
Come detto, Milano è tra le grandi città europee dove la pandemia ha fatto più danni di tutte le altre, ad eccezione di Barcellona. Come riportato nell’articolo a cura di Marco Cimminella, la flessione ha investito il 70 per cento dell’area cittadina, con pesanti ripercussioni in particolare nei quartieri centrali. Qui di seguito pubblichiamo la lista delle zone dove la crisi si è fatta sentire maggiormente, e dove invece i prezzi sono perfino cresciuti.
Affitti a Milano, i quartieri peggiori
La lista dei quartieri di Milano in cui la flessione del prezzo degli affitti si è fatta più sentire:
-
Romagna – Umbria: -12,5%
-
Brera: 10,3%
-
Certosa: -10,2%
-
Sempione: -10,1%
-
Porta Genova – Navigli: -9,6%
Questo invece l’elenco dei quartieri dove gli affitti hanno registrato un aumento, in controtendenza dunque con quanto accaduto nel resto della città. In particolare, gli aumenti si segnalano soprattutto nelle zone periferiche:
-
Baggio: +9,1%
-
San Siro: +4,2%
-
Corvetto-Rogoredo: +3,5%
-
Lorenteggio: +0,9%
-
City Life: +0,9%
Vedi anche: Le case più cercate nel 2020, la classifica degli immobili preferiti