Non registrare il contratto di affitto all’Agenzia delle Entrate ha delle conseguenze negative sia per il proprietario di casa sia per l’inquilino. Ecco tutte le informazioni.
Affitto non dichiarato: i rischi
Non effettuare la registrazione del contratto di affitto all’Agenzia delle Entrate ha delle conseguenze negative in riferimento all’aspetto fiscale e l’aspetto civilistico, in particolare:
- l’imposta di registro non versata, può essere richiesta dal Fisco con sanzioni ed interessi, sia al proprietario di casa sia all’affittuario. In caso di omessa registrazione del contratto, si applica la sanzione prevista che va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta;
- se l’affittuario non paga i canoni di affitto stabiliti nel contratto non registrato (in nero) non può essere sfrattato con la procedura d’urgenza, ma bisogna attivare un giudizio ordinario, che comporta tempi lunghi e un aggravio di costi;
- se l’affittuario non paga l’affitto stabilito nel contratto non registrato, il proprietario di casa non può richiedere i canoni non pagati con decreto ingiuntivo, in quanto il contratto non registrato viene considerato è nullo;
- tutti i danni fisici, che l’affittuario subisce, per mancata manutenzione degli impianti, ecc. Il proprietario dell’appartamento è responsabile e né risponde penalmente.
Registrazione del contratto di affitto
Il contratto di affitto deve essere registrato presso l’Agenzia dell’Entrate entro 30 giorni dalla data della firma.
Una volta registrato il contratto questo deve essere, entro 60 giorni, darne comunicazione all’inquilino, consegnandogli una copia.
Pagamento dell’imposta di registro con ravvedimento
L’imposta di registro può essere assolta anche con ravvedimento operoso, questo se l’imposta è versata entro un anno. A patto che l’Agenzia delle Entrate non abbia già avviato ispezione o verifiche. I proprietario di casa che registra il contratto non oltre 90 giorni ottene una sanzione ridotta del 12% dell’imposta di registro dovuta. Dopo il 90° giorno ma entro l’anno, al sanzione è ridotta la 15%. Se supera l’anno la sanzione è pari al 120% dlle’imposta di registro dovuta.