L’affitto di stanza a studenti fuori sede è molto diffuso soprattutto in città universitarie caratterizzate da grande affluenza, pensiamo ad esempio a Milano, Roma o Bologna. Ecco tre cose che molti proprietari di casa non sanno sull’affitto di stanze agli studenti fuori sede.
Agevolazioni fiscali studenti fuori sede: i vantaggi per il proprietario
Mentre ben si conoscono le agevolazioni per l’inquilino, ovvero la possibilità (personale o a favore del genitore che paga) di portare in detrazione il canone di affitto, non tutti sono a conoscenza del trattamento fiscale per i proprietari di casa.
L’articolo 8 della legge n.431/1998 ha introdotto delle agevolazioni fiscali in capo al proprietario che affitta camere agli studenti. Più in particolare, è prevista una tassazione ridotta e un’applicazione parziale dell’imposta Irpef.
Cedolare secca affitto stanze a studenti: cosa sapere
Una seconda cosa importante da sapere è che anche il proprietario che affitta più stanze dello stesso appartamento a studenti, con singoli contratti, può scegliere come regime fiscale la cedolare secca. Va chiarito però che la scelta per l’applicazione della cedolare per un contratto di locazione di una camera vincola il locatore all’esercizio della stessa opzione anche per il reddito derivante dalle altre camere.
Affitto studenti, quando non serve la registrazione del contratto
E chiudiamo con una informazione relativa alla registrazione del contratto. In generale infatti la regola vuole che per affitti di periodi annuali inferiori ai 30 giorni la registrazione del contratto non sia obbligatoria. In capo al proprietario incombe però l’obbligo di denuncia entro le 24 ore successive all’arrivo del conduttore delle sue generalità alla polizia o altra autorità di pubblica sicurezza.