Sul tema Agenzia delle Entrate controlli e accertamenti fiscali, la rivoluzione sul contenzioso potrebbe arrivare presto. Precisamente, entro la fine del mese di settembre del 2021. Quando il Governo italiano sarà chiamato ad approvare le delega fiscale. In linea peraltro con gli obiettivi e con la tabella di marcia. Quella fissata nel PNRR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
E questo perché, nell’ambito della messa a punto della riforma della giustizia tributaria, l’apposita Commissione interministeriale ha inserito due nuovi commi.
Agenzia delle Entrate controlli e accertamenti fiscali. Ecco la rivoluzione sul contenzioso
Nel dettaglio, con i due nuovi commi è ora prevista sempre la possibilità, per il contribuente, di difendersi. E di far valere le proprie ragioni. Proprio prima che il Fisco proceda con l’invio dell’atto di accertamento.
In altre parole, su Agenzia delle Entrate controlli e accertamenti fiscali, ed in base ai contenuti della riforma della giustizia tributaria, il contribuente matura un diritto chiave. Ovverosia, quello di poter partecipare attivamente al procedimento amministrativo.
Prima che il Fisco poi, eventualmente, decida di procedere all’emissione dell’atto. Con uno dei due commi che, per rafforzare questo diritto, indica in maniera esplicita che l’atto emesso sarà nullo. Proprio se il contribuente non avrà partecipato attivamente al procedimento amministrativo.
Ecco la possibile rivoluzione sul contenzioso con vantaggi per tutti
La rivoluzione sul contenzioso, modificando radicalmente il rapporto tra il Fisco ed il contribuente, porterà ad un abbattimento dei costi. Quelli della giustizia. E nello stesso tempo, su Agenzia delle Entrate controlli e accertamenti fiscali, si permetterà all’Erario di incassare prima le somme. Quelle effettivamente dovute dai cittadini.
Proprio quando la pretesa del Fisco è legittima. Su Agenzia delle Entrate controlli e accertamenti fiscali.