Comprare casa e accendere un mutuo sono cose abbastanza comuni, soprattutto per i giovani che mettono su una nuova famiglia. Entrambe le cose sono soggette a normative particolari, con notevoli agevolazioni, anche se ricche di paletti e vincoli. E sono proprio questi vincoli ad essere oggetto di dubbi e perplessità di chi si avvicina a queste agevolazioni. Un nostro lettore per esempio, chiede spiegazioni su alcune sfaccettature di questi aiuti.
Gentile esperto, io e la mia ragazza stiamo valutando di convolare a nozze.
Agevolazioni prima casa, per i giovani qualche occasione in più
La materia delle agevolazioni sulla prima casa non è affatto una materia semplice, e lo dimostra il fatto che proprio recentemente l’Agenzia delle Entrate ha deciso di chiarire alcuni dubbi che potrebbero sopraggiungere per chi intende godere di questa agevolazione. Chiarimenti resi necessari da una materia che ripetiamo, non è semplice. Entrando subito nel merito del quesito del nostro lettore, è evidente che gioco forza la comunione dei beni è sconsigliabile soprattutto se uno dei due coniugi ha già acquistato precedentemente una casa godendo di queste agevolazioni. Ma come vedremo, anche la separazione non rende liberi da vincoli i potenziali beneficiari degli aiuti. Occorre ricordare infatti che per godere delle agevolazioni fiscali sull’acquisto della prima casa, le normative sono abbastanza chiare e prevedono la non applicabilità delle agevolazioni per chi nello stesso Comune dove acquista la casa, risulta titolare di un diritto di proprietà su un altro immobile.
Cosa rischiano di perdere come agevolazioni quelli che non sanno bene cosa fare
Pertanto in presenza di un’altra abitazione, a prescindere che questa sia stata acquistata in regime agevolato o meno, il diritto alle nuove agevolazioni viene meno. Viene meno quindi anche l’agevolazione per gli under 36, fascia di età in cui rientra il nostro lettore e la sua futura moglie. Secondo i dettami normativi dell’Agenzia delle Entrate, l’acquisto di una casa con l’agevolazione è ammissibile solo se precedentemente il soggetto che acquista e il suo coniuge non avevano altri diritti di proprietà su altri mobili. Evidente che l’orientamento dell’Agenzia delle Entrate in materia di agevolazioni fiscali sulla casa e assai limitativo. Le agevolazioni di cui parliamo e sulle quali l’Agenzia delle Entrate a posto i paletti sono sia quelle sull’acquisto che sul mutuo agevolato. Non si fanno distinzioni dal momento che i paletti riguardano anche il caso in cui uno dei due coniugi abbia acquistato una casa in maniera autonoma, con risorse sue. Ed a prescindere che con il matrimonio si scelga la separazione o la comunione dei beni.
Quali sarebbero le agevolazioni sulla casa?
Niente da fare quindi per l’imposta di registro al 2%, in presenza di una situazione come quella prima esposta. L’imposta di registro sull’acquisto della casa dovrà essere versata in misura pari al 9%, come previsto senza agevolazioni. Anche sull’IVA si perde il diritto ad usufruire dell’aliquota al 4% e si torna nel perimetro dell’IVA al 10%. Stesso discorso per quanto riguarda l’eventuale mutuo agevolato a cui avrebbero diritto i soggetti che acquistano una casa con le agevolazioni.