L’Agenzia delle Entrate pubblica la guida aggiornata “Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità” in cui sono indicati i benefici fiscali previsti in favore dei soggetti portatori di disabilità. Il documento ne espone con chiarezza l’ambito soggettivo (i soggetti che ne hanno diritto), l’ambito oggettivo (quali sono le agevolazioni fiscale e quando si applicano), limiti previsti e modalità di accesso. Ricordiamo che da sempre il legislatore pone una certa attenzione verso tali soggetti e loro familiari riservando loro numerosi benefici fiscali
La detrazione per figli a carico è più alta
Un primo beneficio fiscale riconosciuto riguarda la detrazione per figli a carico.
- di 1.620 euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni
- di 1.350 euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni.
Laddove poi ci siano più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo (inteso come quello di età anagrafica maggiore).
Gli altri benefici fiscali: dai veicoli ai sussidi informatici
Sono poi trattati in dettaglio altri benefici fiscali, anche grazie all’ausilio di tabelle riassuntive presenti nelle ultime pagine della guida stessa che permettono al lettore di districarsi in maniera semplice ed intuitiva tra le varie agevolazioni.
Per i veicoli, ad esempio, ricordiamo che per l’acquisto è prevista una detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta e l’applicazione dell’IVA agevolata a 4%. Sono altresì previste:
- esenzioni dal bollo auto;
- esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
Stessa detrazione del 19% ed IVA al 4% per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici.
C’è poi la detrazione per interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e la detrazione del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale (ad esempio lo stipendio pagato all’addetto), da calcolare su un importo massimo di 2.100 euro, a condizione che il reddito del contribuente non sia superiore a 40.000 euro.
Infine, è ammesso in deduzione dal reddito complessivo (invece che in detrazione) l’intero importo delle spese mediche generiche e di assistenza specifica e i contributi (fino all’importo massimo di 1.549,37 euro) versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare.
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