Aggravamento 104, ogni quanto si può richiedere e come

Ogni quanto e come è possibile richiedere l'aggravamento Legge 104? Ecco come funziona e tutto quello che c'è da sapere in merito.
9 mesi fa
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aggravamento 104
Foto © Pixabay

Ogni quanto è possibile richiedere l’aggravamento 104? Come canta Claudio Baglioni con il brano Strada Facendo: “Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme, con l’anima smaniosa a chiedere di un posto che non c’è”. 

Con il trascorrere del tempo non aumenta solo la nostra età, ma anche i quesiti. Tanti, infatti, sono i dubbi che affliggono la nostra mente e a cui spesso facciamo fatica a trovare una risposta.

Basti pensare ai vari rapporti con la burocrazia che spesso è talmente farraginosa da trasformare la più semplice richiesta in una vera e propria impresa.

Lo sanno bene i titolari di Legge 104 che devono seguire un determinato iter per ottenere il riconoscimento dei propri diritti.

Aggravamento 104, ogni quanto si può richiedere e come

Anche una volta accertata la 104 non bisogna dare per scontato che venga riconosciuta per sempre. In particolare alcune minorazioni possono evolversi nel tempo e peggiorare. In tal caso i soggetti interessati devono richiedere una nuova visita presso la Commissione medica ASL, in modo tale da accertare il nuovo grado di invalidità e accedere in questo modo ad un maggior numero di agevolazioni.

Per ottenere il riconoscimento dell’aggravamento bisogna innanzitutto rivolgersi al proprio medico curante che provvede a inoltrare all’Inps il certificato medico introduttivo. Bisogna quindi presentare apposita domanda online sul sito dell’INPS, a cui è possibile accedere con le proprie credenziali Spid, Cie e Cns. In alternativa è possibile rivolgersi a un Caf, patronato oppure tramite il contact center dell’Istituto di previdenza. A questo punto si deve attendere la convocazione da parte dell’istituto di previdenza per effettuare la visita. Una volta effettuata, non bisogna fare altro che aspettare la comunicazione dell’esito. A tal proposito, come spiegato sul sito dell’Inps:

“La Commissione compila in formato elettronico il verbale di visita e lo invia all’interessato in duplice copia:

  • una con tutti i dati sanitari, anche sensibili;
  • l’altra con il solo giudizio finale.

Per le revisioni sanitarie (articolo 25, comma 6-bis, legge 114/2014) la convocazione a visita spetta all’INPS. In caso di minorazioni suscettibili di modificazioni nel tempo, nel verbale sarà indicata anche la data entro la quale sottoporsi ad una nuova visita di revisione.

In caso di percentuale di invalidità riconosciuta superiore al 74%, il richiedente potrebbe avere diritto ad una prestazione economica, se in possesso anche dei requisiti amministrativi di legge”.

Minorazioni suscettibili di modificazioni nel tempo

Se le condizioni di disabilità peggiorano, quindi, è possibile richiedere l’aggravamento seguendo le modalità poc’anzi citate.

Nel caso in cui la Commissione medica ritenga che le minorazioni siano suscettibili di modificazioni nel tempo, inoltre, indica essa stessa nel verbale la data entro cui doversi sottoporre a una nuova visita di revisione. Quest’ultima si effettua presso un Centro medico-legale dell’Inps.

Il precedente verbale continua a essere valido a tutti gli effetti fino al momento in cui viene concluso l’iter di accertamento sanitario di revisione. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante e allo stesso istituto di previdenza che potrà fornire tutte le delucidazioni opportune, tenendo conto delle personali condizioni di salute.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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