Ci saranno mediamente 117 euro al mese in più in busta paga per i Vigili del Fucoo. Il rinnovo del contratto 2019-2021 riguarderà circa 36 mila dipendenti fra personale dirigente e non.
Da ciò conseguirà anche la corresponsione di quasi 1.700 euro lordi a testa di arretrati e un aumento sulla futura rendita di pensione. Un incremento che sarà tanto più significativo quanto più alto è il livello retributivo.
Gli aumenti in busta paga per i Vigili del Fuoco
Ma a quanto ammontano esattamente gli aumenti dello stipendio per il triennio 2019-2021? Per i Vigili del Fuoco gli incrementi sono stati fissati nella misura del 4,26%, rispetto al 2018, a partire dal 1 gennaio 2019.
In totale, circa 117 euro in più al mese. Cifra media, al lordo delle ritenute fiscali, e che tiene conto dell’incremento dell’inflazione del triennio in questione. Detto aumento tiene conto anche delle competenze accessorie riservate al personale in servizio.
Dopo il rinnovo del contratto per gli statali, ai militari e forze di polizia, arriva quindi anche quello per i Vigili del Fuoco. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 191 del 17 agosto 2022.
Gli effetti sulle pensioni
Gli incrementi a seguito del rinnovo dei contratti per i Vigili del Fuoco avranno effetti positivi anche sulle pensioni. L’aumento riguarda, non solo coloro che hanno cessato il servizio dal 1° gennaio 2021, ma anche il personale andato in pensione lo scorso anno e nel 2019.
Sicché chi è già in pensione riceverà i relativi conguagli per effetto del ricalcolo dal parte dell’Inps della contribuzione già versata e incrementata con gli aumenti retroattivi. Chi invece in pensione ci deve ancora andare, l’aumento previsionale dell’assegno sarà commisurato al tasso d’inflazione.
Ovviamente la pensione aumenterà in proporzione solo in relazione ai maggiori contributi che saranno versati per il periodo di competenza del triennio 2019-2021. Quindi la pensione sarà ricalcolata sulla base di un montante contributivo divenuto più alto.