L’articolo 31 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, prevede per i lavoratori dipendenti, in possesso di determinati requisiti, l’erogazione di un’indennità una tantum, il cosiddetto bonus 200 euro. Si tratta di un contributo a favore dei cittadini con un reddito basso, pensato per far fronte all’impennata dei prezzi causata dall’attuale conflitto in Ucraina.
In generale, il bonus sarà pagato dai datori di lavoro con le buste paga di luglio. A tal proposito i dipendenti privati devono presentare un’autocertificazione con la quale si attesti di essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
Ad ogni modo, in alcuni casi, il datore di lavoro dovrà anticipare il bonus 200 euro con lo stipendio di giugno. L’INPS, con il messaggio n. 2505 del 21 giugno 2022, ha fornito utili chiarimenti relativamente a questi specifici casi. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus 200 euro, a chi sarà pagato a giugno?
Il bonus 200 euro, in linea generale, è “riconosciuto nella retribuzione di luglio 2022”, ma non è sempre così.
In particolare, l’INPS, d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha appena chiarito che tale indennità può essere riconosciuta anche nella retribuzione di competenza di giugno.
Ciò può verificarsi soltanto in presenza di rapporti di lavoro particolari (come il part time ciclico) o quando, nel Ccnl, è previsto lo slittamento del pagamento della retribuzione al mese successivo.
In questi casi, in sostanza, il bonus viene pagato con la retribuzione di competenza di giugno ma erogato a luglio.
Il rapporto di lavoro, in ogni caso, deve sussistere nel mese di luglio 2022.
Il bonus 200 euro, si legge nel messaggio dell’INPS appena pubblicato, deve essere erogato “anche laddove la retribuzione di competenza di luglio 2022 (o giugno 2022, secondo quanto chiarito in precedenza) risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (ad esempio, in ragione della sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali in costanza di rapporto – CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA – o congedi)”.
Il Messaggio, infine, fornisce utili chiarimenti anche in merito al recupero delle somme erogate dai datori di lavoro ai propri dipendenti. “nel mese di luglio 2022, spiega l’istituto, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità […] è compensato attraverso la denuncia UniEmens”.