Alexa a pagamento, la scelta di Amazon per l’intelligenza artificiale

Importante upgrade per Alexa, l'assistente virtuale di Amazon sta per ricevere un aggiornamento che però si dovrà pagare.
6 mesi fa
2 minuti di lettura
Alexa

La rivoluzione apportata dall’intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente il nostro mondo, e per rimanere al passo coi tempi anche servizi come Alexa, uno dei grandi assistenti virtuali presenti oggi sul mercato, necessitano di importanti upgrade. Passare all’AI generativa ha un costo e a quanto pare Amazon è intenzionato a farlo pagare ai suoi utenti. Ecco perché già si parla di Alexa a pagamento. Vediamo di cosa si tratta.

L’aggiornamento che non ti aspetti

Ebbene sì, dopo 10 anni dal suo lancio, Alexa sta per diventare ancora più performante, ma nel farlo diventerà anche a pagamento.

Amazon sta infatti pensando a una versione a pagamento per il suo gioiellino. Grandi intellettuali e scienziati vari ci hanno messo in guardia dai pericoli dell’intelligenza artificiale, ma il nuovo che avanza non conosce freni e la tecnologia procede dritta per la sua strada. Secondo Reuters non ci sono più dubbi. Indagando sulla questione, la rivista è riuscita a strappare anche alcune dichiarazioni da parte dello stesso Amazon, affermazioni che sembrano lasciare pochi dubbi in merito. Insomma, Amazon sta pensando a una versione a pagamento del suo assistente virtuale.

Tale versione arriverà dopo un aggiornamento che permetterà ad Alexa di comprendere il linguaggio naturale dell’utente. Sostanzialmente, questa versione evoluta continuerà a compiere tutte le azioni che già svolge oggi, ma sarà in grado di farle attraverso comandi vocali più naturali. Potremo quindi impartire comandi con un linguaggio meno schematico e più naturale grazie ai nuovi algoritmi di intelligenza artificiale generativa. La presentazione di tali novità era stata già lanciata a settembre del 2023, ma in quell’occasione Amazon si era limitata ad affermare che ci sarebbe presto stato un implemento dell’AI nelle performance dell’assistente. Ora invece ci sono più indizi da sviscerare.

Alexa a pagamento, cosa ci attende?

Amazon si è resa di colpo conto di dover fare cassa.

Dal suo lancio nel 2014, lo scopo del colosso dell’e-commerce era chiaro, lanciare dei dispositivi domotici che invogliassero gli utenti a fare acquisti sul portale. In realtà, questa opzione è poco utilizzata e la maggior parte degli utenti utilizza Alexa per altre azioni. Insomma, i vari dispositivi Echo offrono ad Amazon al momento soltanto gli introiti per le vendite dirette degli stessi device, ma non c’è poi un reale guadagno periodico da registrare. Ecco perché la nuova soluzione prevede un servizio aggiuntivo a pagamento, ossia una Alexa più performante che, per essere utilizzata, però, la si dovrà pagare.

A questo punto la domanda nasce spontanea; quanto costerà questa nuova Alexa? La nuova versione è stata ribattezzata Remarkable Alexa, ma al momento non esiste un prezzo vero e proprio. Si tratta di indiscrezioni che però secondo il già citato Reuters sono ormai quasi certe. Gli esperti indicano un costo che oscilla tra i 5 e i 10 dollari al mese. Questa nuova Alexa sarà paragonabile in tutto e per tutto alle attuali intelligenze artificiali, come quella di Google o ChatGPT, vista la sua grande potenza di calcolo. Se messa a paragone con questi colossi quindi, il suo abbonamento sarebbe molto vantaggioso. Pensiamo però che tale servizio sia solo aggiuntivo, mentre chi non fosse interessato potrà continuare a utilizzare Alexa come la conosciamo oggi senza dover pagare un centesimo.

Riassumendo…

  • Amazon sta per lanciare Alexa a pagamento;
  • il prezzo è ancora un mistero, ma secondo gli esperti dovrebbe costare dai 5 ai 10 euro al mese;
  • questa versione di Alexa sarà più potente, con un’intelligenza artificiale simile a quella delle AI di Google e ChatGPT.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Università non statale: limiti di detrazione per la Dichiarazione Redditi 2022
Articolo precedente

Spese universitarie nel 730 precompilato. Limiti, errori e rimedi

Titoli in borsa che valgono un listino
Articolo seguente

Questi sei titoli in borsa pesano quasi un terzo dell’intero S&P 500, market cap molto concentrato