Aliquote IMU. IL MEF ufficializza le novità del DL Proroghe

L’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del Prospetto decorre solo dall’anno di imposta 2025
1 anno fa
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aliquote IMU
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Con un comunicato stampa pubblicato in data 30 novembre, il Dipartimento delle Finanze ufficializza le novità apportate dal DL 132/2023, c.d. decreto Proroghe, in materia di aliquote IMU. In tal modo viene data comunicazione ai Comuni della proroga all’anno di imposta 2025 dell’obbligo di redigere il Prospetto delle aliquote dell’IMU in base dalla indicazioni contenute nel decreto del 7 luglio scorso.  Ossia tramite l’applicazione informatica disponibile nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale.

Sono, altresì, fornite indicazioni in merito alla trasmissione, per l’anno 2024, della delibera approvativa delle aliquote dell’IMU sul Portale del federalismo fiscale.

Vediamo nello specifico quali sono le indicazioni fornite dal Dipartimento delle Finanze.

La pubblicazione delle aliquote da parte dei Comuni sul portale del Federalismo fiscale

In base al comma 757 della L. n°160/2019, anche laddove il Comune non intende diversificare le aliquote IMU  sulla base delle fattispecie individuate  con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, è tenuto ad ogni modo a redigere la delibera di approvazione delle aliquote tramite l’applicazione disponibile nel portale del federalismo fiscale.

Tale applicazione consente di  elaborare il prospetto delle aliquote, che forma parte integrante della delibera stessa.

A tal proposito, è utile ricordare che:

  • il pagamento del 1° acconto Imu deve essere effettuato sulla base delle aliquote in essere per l’anno precedente;
  • il saldo, invece, tenendo conto delle aliquote e dei regolamenti pubblicati sul sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro lo scorso 28 ottobre. Il Comune era tenuto a inserire il prospetto delle aliquote e il testo del regolamento, entro il termine del 14 ottobre nel portale del federalismo fiscale.

Laddove le aliquote non siano state pubblicate, il versamento è effettuato sulla base di quelle dell’anno precedente. In tal modo, 1° e 2° rata coincideranno nell’importo, posto che entrambe sono effettuate sulla base delle aliquote dell’anno precedente.

Tuttavia, per il 2024 (salvo quanto vedremo a breve) in mancanza di una delibera approvata e pubblicata con la citata applicazione, si applicheranno le aliquote base e non quelle in essere per l’anno precedente. Le aliquote di base troveranno applicazione sino a quando il Comune non approvi una delibera secondo le modalità di cui al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 luglio 2023 (vedi comma 756 e 767 dell’Legge n. 160/2019). Dunque, tramite la citata applicazione.

Le aliquote IMU e le novità del DL Proroghe

L’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando l’applicazione informatica più volte citata decorre dall’anno di imposta 2024.

Tuttavia, per permettere ai Comuni di prendere confidenza con l’utilizzo dell’applicazione, la stessa è stata resa disponibile già a partire da quest’anno. Da qui, i Comuni che si sono approcciati alla nuova applicazioni hanno evidenziato diverse criticità operative nell’utilizzo dell’applicazione.

Da qui, per consentire un approccio più soft all’utilizzo delle nuove modalità fissate dal decreto 7 luglio, il DL 132/2023 è intervenuto con una specifica proroga.

Nello specifico, come da comunicato stampa del MEF sulle aliquote IMU

L’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto di cui all’articolo 1, commi 756 e 757, della legge n. 160 del 2019, accedendo all’applicazione informatica disponibile nel Portale del federalismo fiscale, decorre dall’anno di imposta 2025, ai sensi di quanto previsto dall’art. 6-ter del D.L. n. 132 del 2023 (Decreto Milleproroghe), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 170 del 2023. Conseguentemente, l’applicazione informatica denominata “Gestione IMU” con cui i comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo Prospetto – aperta ai comuni all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, in esito all’entrata in vigore del decreto 7 luglio 2023, a decorrere dal 22 settembre 2023 – resterà a disposizione dei comuni, ai fini del proseguimento della fase sperimentale (che indicherà il 2024 come anno di compilazione), volta a simulare l’elaborazione del Prospetto.

Proroga prospetto aliquote IMU. Quali risvolti pratici?

In base all’intervento di proroga del DL 132:

  • l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del Prospetto decorre solo dall’anno di imposta 2025, per il 2024 valgono le vecchie modalità;
  • per l’anno 2024, non vige l’obbligo di diversificare le aliquote dell’IMU utilizzando le fattispecie individuate nel decreto del 7 luglio 2023;
  • in mancanza di una delibera approvata e pubblicata nei termini di legge, si applicano, ai sensi dell’art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006, le aliquote vigenti nell’anno di imposta 2023.

Chiaro che, anche per il saldo 2023, è confermato che in assenza di delibera pubblicata, dovranno applicarsi le aliquote in essere per l’anno precedente.

Rimangono in essere le casistiche di esonero previste per l’abitazione principale.

Le nuove linee guida per la trasmissione del prospetto

Il Dipartimento delle Finanze oltre a fare il punto sull’intervento del DL Proroghe, ha aggiornato le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”.

Viene confermato che le aliquote inserite dal comune devono rispettare i limiti previsti dall’art. 1, commi da 748 a 755, della legge n. 160 del 2019. Anche dopo l’approvazione del decreto che individua le fattispecie ossia le casistiche di intervento da parte dei Comuni. In fase di inserimento del nuovo prospetto delle aliquote potrebbe scattare un errore  bloccante nel caso in cui il comune inserisca un valore superiore ai limiti consentiti dalla legge per ciascuna fattispecie, incluso l’utilizzo della maggiorazione.

Riassumendo…

  • I Comuni avranno l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del Prospetto delle aliquote IMU solo dall’anno di imposta 2025;
  • in mancanza di una delibera approvata e pubblicata, per il saldo IMU 2023 variano le aliquote dell’anno precedente;
  • solo dal 2025, in mancanza di una delibera approvata e pubblicata con l’applicazione, si applicheranno le aliquote base e non quelle in essere per l’anno precedente;
  • ciò vale fin quando il Comune non approvi una delibera tramite l’app presente sul portale del Federalismo Fiscale.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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