Amianto a scuola e non solo: cosa fa la politica?
L’Italia si è dotata di una legge che mette al bando la commercializzazione dell’amianto già nel 1992: si tratta di una decisione, all’epoca, avanguardistica. Ebbene, ci troviamo però in Italia e la normativa non prevede l’obbligo di rimozione e la confusione legislativa per quanto concerne il monitoraggio, la mappatura e le bonifiche è elevatissima. Inoltre, la rimozione dell’amianto è una procedura piuttosto costosa e lo Stato non ha mai messo in campo risorse economiche e finanziarie sufficienti.
Qui, Olio d’oliva, anche il biologico sotto inchiesta: oli tunisini e ‘truffa’ dell’extravergine.
L’Organizzazione Nazionale Amianto ritiene che siano queste le procedure che dovrebbero essere messe in campo nel più breve tempo possibile: innanzitutto, un piano di mappatura e bonifica che permetta la prevenzione primaria, dunque la possibilità che le nuove generazioni non siano esposte ai medesimi rischi di quelle che le hanno precedute; in secondo luogo, sorveglianza sanitaria e ricerca scientifica in vista di diagnosi precoci e maggiori possibilità di cura; infine, punizioni esemplari per i colpevoli e il risarcimento e l’assistenza per i lavoratori che si ammalano e i loro familiari.