Siete alla ricerca di bond a lunga scadenza nel tentativo di sfruttare il taglio dei tassi di interesse appena avviato dalla Banca Centrale Europea (BCE)? Prestate attenzione al BTp 1 settembre 2050 con cedola 2,45% (ISIN: IT0005398406). L’emissione risale alle prime settimane del 2020, quando ancora la pandemia era un termine perlopiù sconosciuto ai più. Il rendimento iniziale si aggirò in area 2,50% con un prezzo di emissione appena sotto la pari, di 99,28 centesimi.
Cedola in pagamento l’1 settembre
Il BTp 2050 staccherà la prossima cedola in data 1 settembre.
Tenuto conto dell’imposizione fiscale del 12,50%, le cedole nette rapportate all’investimento iniziale ammonteranno da qui alla prossima data di pagamento al 10,8%. In pratica, il BTp 2050 ha reso circa l’11%. Ma nel frattempo l’inflazione ha divorato il 16,8% del nostro potere di acquisto. A conti fatti, il rendimento netto reale dall’emissione è stato del -6%. Un investimento a perdere finora.
Maxi-rimbalzo dai minimi
Se decidessimo di acquistare il BTp 2050 oggi? Offre un rendimento in area 4,20%, che è nettamente superiore a quello iniziale. Infatti, la quotazione di mercato è implosa agli attuali circa 73,70 centesimi. Questo significa che gli investitori della prima ora che ancora avessero il titolo in portafoglio, avrebbero “bruciato” più di un quarto del capitale impiegato. E dire che nell’ottobre dello scorso anno la quotazione fosse sprofondata a 60,50 centesimi. Da allora, il rimbalzo è stato di circa il 22%. Grossi guadagni per chi indovinò la tempistica di ingresso nel mercato.
BTp 2050 investimento speculativo
Alle attuali quotazioni, la cedola netta effettiva risulta del 2,90%. Anche scontando un’inflazione italiana nel lungo periodo uguale al target del 2% della BCE, otterremmo una remunerazione reale positiva.