Anche gli studenti universitari sono occupabili e perdono il reddito di cittadinanza?

Uno studente con il reddito di cittadinanza dovrà andare a lavorare per non perdere il sussidio?
2 anni fa
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banchi università vuoti

Uno studente con il reddito di cittadinanza sarà considerato occupabile e perderà il sussidio con le nuove regole? Riportiamo una lettera che ci è giunta in redazione per riflettere su una categoria di occupabili, o presunti tali. Abbiamo visto che l’identificazione di occupabile in merito al diritto al mantenimento del sussidio, è legata a questioni anagrafiche e di condizioni fisiche. Chi non ha problemi di salute che lo rendono inabile al lavoro ed è nell’età per trovare una posizione (tra i 18 e i 59 anni), allora non potrà più “vivere a scrocco dello Stato”.

Senza troppi giri di parole è questa la posizione del Governo: puoi lavorare? Allora niente reddito di cittadinanza!

Quando il reddito di cittadinanza ti copre la retta universitaria

Ci ha scritto un lettore, giovane e disoccupato, che ha utilizzato nell’ultimo anno il reddito di cittadinanza per proseguire gli studi universitari mantenendo una propria dignitosa indipendenza. Uno studente con il reddito di cittadinanza, anzi lui si definisce uno studente GRAZIE al reddito di cittadinanza. Orfano dei genitori è ultratrentenne quindi fuori corso.

“Troppo “vecchio” per avere diritto alle borse di studio, ai bonus affitto etc ma troppo giovane per prendere il reddito di cittadinanza secondo la riforma allo studio” ci spiega con l’amaro in bocca.

La storia di Andrea è quella di uno studente vicino alla laurea in ingegneria. Con il reddito di cittadinanza ha pagato l’affitto di un monolocale e quello che lui ha definito il suo “diritto allo studio a tempo pieno” senza doversi ridurre a studiare la notte lavorando per pagarsi gli studi. “E’ vero molti miei coetanei lo fanno ma perché dobbiamo per forza accettare questa realtà come l’unica alternativa possibile?”. Andrea prosegue la sua testimonianza raccontando di averlo fatto ad inizio della carriera universitaria, studiare e lavorare (con turni massacranti, sottopagato e in nero).

E, forse, questo è uno dei motivi per cui è fuori corso. Perché “preparare gli esami quando torni a casa la sera dopo una giornata di lavoro non è proprio la condizione migliore”.

Studiare permetterà di mantenere il reddito di cittadinanza?

“Ho condotto in questi mesi una vita da studente con il reddito di cittadinanza molto modesta: affitto, spesa e università. Con il reddito di cittadinanza non mi sento di aver scroccato ma di essermi ritagliato un mio spazio nel mondo e ora mi trovo a dover odiare di nuovo il mio Paese. Odio la cattiveria con cui tutti si sono accaniti contro il reddito di cittadinanza come se abolirlo fosse la panacea di tutti i mali. E se devo lavorare per essere considerato un cittadino degno di questo nome credo che andrò all’estero a farlo”.

Rispondendo a chi si trova nella situazione di studente con il reddito di cittadinanza, possiamo solo dire che la riforma del RdC e in particolare i tagli che saranno applicati non sono stati ancora definiti nel dettaglio.

 

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