Anche nel 2024 maxi-aumento delle pensioni, gli assegni da 1.000 euro saliranno di 800 euro l’anno?

Anche l'anno prossimo dovrebbe esserci un forte aumento delle pensioni. Ecco il possibile ricalcolo di un assegno di 1.000 euro al mese.
2 anni fa
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Il 2023 sarà ricordato come l’anno del maxi-aumento delle pensioni per effetto dell’impennata dell’inflazione. Gli assegni sono stati rivalutati provvisoriamente del 7,3% fino a quattro volte il trattamento minimo, a scalare per gli importi eccedenti. Un salasso per l’INPS, che pagherà nell’arco dell’intero anno circa 20 miliardi in più. Dicevamo, provvisoriamente, perché il dato definitivo per l’inflazione nel 2022 è stato dell’8,1%. Dunque, i pensionati avranno diritto a percepire anche il conguaglio dello 0,8% (e a scalare) agli inizi dell’anno prossimo, sempre che il governo non decida di anticipare l’esborso alla fine del 2023.

A febbraio, l’inflazione italiana è scesa al 9,1%. Il dato acquisito per il 2023 è del 5,4%. Cosa significa? Secondo l’ISTAT, se i prezzi al consumo rimarranno invariati fino alla fine dell’anno, rispetto al 2022 risulteranno aumentati del 5,4%. Teniamo per buono questo dato. Cosa accadrebbe alle pensioni? Ci dovremmo attendere per il 2024 un nuovo maxi-aumento degli assegni, pur in misura inferiore a quest’anno.

Aumento pensioni con inflazione invariata

Prendiamo un assegno mensile di 1.000 euro. Siamo nel primo scaglione, cioè fino a quattro volte il trattamento minimo (571,60 euro). Per prima cosa, dobbiamo rivalutare l’importo per il conguaglio dello 0,8%. Esso spetta per i 13.000 euro percepiti quest’anno e sarebbe, quindi, pari a 104 euro in tutto, verosimilmente erogati in un’unica soluzione a gennaio. Dopodiché, i 1.000 euro al mese salirebbero a 1.008 euro lordi. Su questo importo si calcolerà l’aumento del 5,4%, che equivarrebbe a 54,43 euro al mese, cioè a 707,62 euro nell’intero anno.

In altre parole, chi attualmente percepisce un assegno mensile di 1.000 euro tondi dopo l’aumento del 7,3% a partire da gennaio, dal 2024 vedrebbe salire l’importo a 1.062,43 euro. Il condizionale resta d’obbligo, poiché l’indice dei prezzi potrà salire o scendere per l’effetto conguaglio. Quanto alla pensione minima, essa è stata rivalutata quest’anno dell’1,5% in più rispetto all’inflazione.

Per l’anno prossimo, otterrebbe un altro 2,7% oltre l’inflazione. Con il conguaglio l’importo si porterebbe da 571,60 a 576,17 euro. E simulando un’inflazione del 5,4%, s’impennerebbe ancora a 622,84 euro. Più corposi gli aumenti per i pensionati sopra i 75 anni di età. Per loro la pensione minima quest’anno è stata innalzata a 600 euro, corrispondente a 7.800 euro all’anno.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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