Per andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile, ecco tutti i fattori da considerare. Dal sistema di calcolo della prestazione all’età in corrispondenza della quale si matura il diritto al ritiro dal lavoro. Tra le pensioni anticipate e la prestazione INPS di vecchiaia. Così come è riportato in questo articolo.
Inoltre, ci sono almeno altri due fattori da considerare. Proprio per andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile. Un fattore è rappresentato dall’anzianità contributiva.
Andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile. Ecco tutti i fattori da valutare e da prendere in considerazione
Tra tutti i fattori da considerare, per andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile, il sistema di calcolo della prestazione può davvero fare la differenza. E questo in base alla presenza o meno di contributi versati prima del 1996. Ovverosia, prima dell’entrata in vigore della riforma Dini.
Per andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile, infatti, la riforma Dini fa da spartiacque. Tra la pensione che viene riconosciuta con il sistema di calcolo retributivo. E quella calcolata, invece, con il metodo contributivo o con il sistema misto. Ovverosia, quella calcolata in tutto o in parte non in base allo stipendio, e quindi alla busta paga. Ma in relazione ai contributi previdenziali obbligatori effettivamente versati.
Il sistema di calcolo della prestazione previdenziale spicca tra tutti i fattori da considerare
Nel dettaglio, andare in pensione con l’assegno INPS più alto possibile, in linea generale, è possibile proprio con il calcolo retributivo. Ma a patto di avere, alla data del 31 dicembre del 1995, almeno 18 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.