Andare in pensione nel 2022 prima che la riforma ti blocchi a lavoro: ecco come fare

La Legge di bilancio 2022 ha introdotto quota 102 nonchè prorogato Ape sociale e Opzione donna
3 anni fa
2 minuti di lettura
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In attesa che Governo e i sindacati si incontrino il 7 febbraio per approfondire il confronto sulla c.d. riforma delle pensioni, l’attenzione si rivolge ai canali di pensionamento ammessi per l’anno 2022. L’intervento della Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, è stato piuttosto rilevante con l’introduzione di quota 102, la proroga di Opzione donna e dell’Ape sociale.

Ecco quali sono le principali vie d’uscita dal mondo del lavoro per l’anno in corso.

Da quota 100 a quota 102. Cosa cambia?

La Manovra 2022 supera quota 100 introducendo quota 102.

Nello specifico, per andare in pensione con quota 102, i contribuenti devono rispettare un doppio requisito ossia:

  • un’età anagrafica pari a 64 anni e
  • un’anzianità contributiva minima di 38 anni.

Tuttavia, potrà ancora andare in pensione con quota 100 chi alla data del 31 dicembre 2021 rispettava i requisiti della stessa quota 100. Ciò è possibile grazie alla c.d cristallizzazione dei requisiti.

Difatti, verificati i requisiti alla data del 31 dicembre, in pensione con quota 100 si potrà andare anche nel 2022.

L’alternativa è quota 102.

Opzione donna

Un ulteriore tassello fissato con la Legge di bilancio 2022, è la proroga di Opzione donna. Il canale di uscita anticipata riservato alle lavoratrici dipendenti e autonome.

Potranno beneficiare di opzione donna, le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore:

  • a 58 anni per le lavoratrici dipendenti
  • a 59 anni per le lavoratrici autonome.

Come specificato sul portale INPS: ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

Attenzione, per Opzione donna, ai fini della verifica del requisito contributivo, non è ammesso il cumulo contributivo gratuito.

 L’unica alternativa è rappresentata dalla c. ricongiunzione dei contributi, ex legge 29/79. Questa è una vera e propria beffa per chi sceglie opzione donna.

Ape sociale

L’Ape sociale è stata prorogata anche per il 2022. La proroga è stata inserita sempre nella Legge di bilancio.

Per accedere all’Ape sociale:  il requisito anagrafico rimane quello dei 63 anni; per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito dell’anzianità contributiva è di 32 anni (anziché 36 anni).

Ad esempio accedono all’APE sociale, i lavoratori dipendenti che, al momento della decorrenza dell’indennità, sono in possesso di almeno 36 anni di anzianità contributiva e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle seguenti attività (cd. gravose).

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • ecc.

Naturalmente anche per il 2022, si potrà andare in pensione con le regole della legge Fornero. Nel rispetto di tutti i requisiti previsti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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