Mercoledì 11 gennaio, il Tesoro terrà la prima asta di BoT a 12 mesi del nuovo anno. Sarà un’emissione per l’importo di 7 miliardi di euro, dunque abbastanza corposa. Del resto, nel corso del 2023 tra debito in scadenza e disavanzo fiscale da rifinanziare, il governo dovrà reperire sul mercato qualcosa come 500 miliardi di euro. La data di regolamento del titolo offerto è fissata per giorno 13 gennaio e la data di scadenza è per il 12 gennaio 2024. Pertanto, il Buono ordinario del Tesoro avrà durata pari a 364 giorni.
L’ultima emissione di questo genere risale al 9 dicembre scorso, esattamente un mese fa. Allora, l’asta BoT a 12 mesi esitò un rendimento del 2,669%, in lieve calo rispetto all’emissione del mese precedente. Sembrava che il picco per i rendimenti fosse stato raggiunto, ma non avevamo messo in conto la reazione del mercato all’ultima riunione dell’anno del board della Banca Centrale Europea (BCE). L’annuncio di una maxi-stretta sui tassi d’interesse per i mesi successivi e del taglio dei riacquisti dei bond dal marzo prossimo ha scatenato nelle ultime settimane una nuova ondata di vendite dei titoli di stato.
Asta BoT 12 mesi, rendimento sotto inflazione
Attualmente, il BoT a 12 mesi offre un rendimento intorno al 3%. L’apice è stato raggiunto alla fine del 2022 con il 3,08%. Per questo, dovremmo aspettarci per mercoledì 11 un prezzo di emissione in area 97,10 centesimi. Rispetto ai 97,365 centesimi dell’asta BoT di dicembre, saremmo a una quotazione in discreto calo. Sappiamo che questo titolo non stacca alcuna cedola, per cui il rendimento è dato interamente dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di acquisto.
Il lotto minimo acquistabile è di 1.000 euro, un importo che rende l’operazione alla portata di tutte le tasche. Molte famiglie potrebbero risultare interessate per via del rendimento relativamente accettabile, date le scarne alternative in tal senso, e della durata abbastanza breve.