Il decreto Sostegni (decreto-legge n. 41 del 2021), all’art. 4, dispone l’annullamento automatico di tutti i debiti (cartelle esattoriali) di importo residuo fino a 5.000 euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
La disposizione si pone come misura di sostegno in questo periodo di grave emergenza economica per i contribuenti (causa Covid-19). Vediamo, in questo articolo tutto ciò che c’è da sapere in merito, quindi,
- quali debiti rientrano nel perimetro applicativo della misura
- chi ne ha diritto ed i requisiti che bisogna rispettare
- quali sono i debiti esclusi dal beneficio.
Debiti fino a 5.000 euro: le cartelle esattoriali che si annullano in automatico
L’annullamento automatico riguarda tutti i debiti di importo residuo, al 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni) fino a 5.000 euro, comprensivo di:
- capitale
- interessi per ritardata iscrizione a ruolo
- sanzioni.
Tali debiti devono risultare dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché ricompresi in precedenti definizioni agevolate relative ai debiti affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2017 (c.d. “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”).
Si attende, comunque, il relativo provvedimento attuativo da parte del MEF (Ministero Economia e Finanze).
E’, quindi, altresì stabilito che dal 23 marzo 2021 e fino alla data che sarà stabilita dal predetto decreto ministeriale di attuazione, sono sospesi:
- la riscossione di tutti i debiti di importo residuo, calcolato al 23 marzo 2021, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010
- i relativi termini di prescrizione.
Annullamento automatico cartelle fino a 5.000 euro: soggetti ammessi ed esclusioni
L’agevolazione in esame, ad ogni modo, non spetta a tutti bensì ai contribuenti che rispettano un determinato limite di reddito imponibile. In dettaglio i beneficiari dell’annullamento automatico sono:
- le persone fisiche che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro
- soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro.
Per espressa previsione normativa, invece, non rientrano nel campo applicativo del beneficio:
- le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegali, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti
- le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna
- le risorse proprie tradizionali dell’Unione europea, ossia i dazi e i diritti doganali e i contributi provenienti dall’imposizione di diritti alla produzione dello zucchero
- l’IVA riscossa all’importazione.
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