Annullamento stralcio contributi, l’INPS corregge il tiro per alcuni

L’INPS corregge le istruzioni per la domanda annullamento stralcio debiti contributivi per una categoria di lavoratori
1 anno fa
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contributi pensione
Foto © Licenza Creative Commons

Dopo aver diramato le istruzioni per la domanda annullamento stralcio contributi fino a 1.000 euro, l’INPS interviene con un messaggio di errata corrige per una specifica categoria di lavoratori.

L’istituto rettifica per loro le precedenti istruzioni, indicando l’esatto percorso da seguire per la presentazione della richiesta.

Prima di illustrare la procedura corretta, tuttavia, è opportuno ricordare di cosa stiamo parlando.

Come chiedere di annullare lo stralcio

Ai contribuenti iscritti alla gestione previdenziale INPS, è concessa la possibilità di fare domanda per chiedere l’annullamento:

  • dello lo stralcio automatico, al 24 ottobre 2018, dei debiti contributivi fino a 1.000 euro affidati all’agente riscossione dal 1° gennaio 200 al 31 dicembre 2010 (art. 4, comma 1, decreto-legge n. 119/2018);
  • lo stralcio automatico, al 30 aprile 2023, dei debiti contributivi fino a 1.000 euro affidati all’agente riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (comma 222 legge bilancio 2023).

Il legislatore ha voluto dare questa chance, in quando i debiti contributivi annullati vanno ad incidere sulla posizione previdenziale e, quindi, sulla futura pensione.

In altre parole, questi contributi stralciati con finiscono nel nella somma dei contributi validi per la pensione. Quindi, si vuole dare la possibilità di chiederne il ripristino.

Annullamento stralcio debiti contributivi: l’errata corrige per la domanda

Per avere l’annullamento stralcio contributi, è necessario fare domanda, entro il 10 novembre 2023, all’INPS.

Le istruzioni per inoltrare la richiesta sono quelle contenute nella Circolare n. 86 del 10 ottobre 2023. Proprio su questa è nuovamente intervenuto l’INPS con il Messaggio n. 3632 del 17 ottobre 2023 a rettificare le istruzioni per i lavoratori autonomi agricoli.

Nella prima circolare, fu detto che per loro la domanda deve essere inviata tramite il “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi”, selezionando la voce “Avvisi di addebito”.

Nel nuovo messaggio, invece, l’INPS si corregge dicendo che la richiesta in questione, per tale categoria di lavoratori, dovrà essere inoltrata sempre per il tramite del “Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi”, ma utilizzando la sezione “Comunicazione bidirezionale Invio comunicazione”, selezionando la voce “Riconteggio debiti stralciati Art 23bis”.

Per gli altri lavoratori autonomi, invece, le istruzioni retano quelle della circolare. Rimane anche fermo per tutti, che una volta presentata la domanda, l’INPS farà il conteggio dell’importo dovuto, compreso di sanzioni civili e lo notificherà al contribuente. Quest’ultimo dovrà procedere a pagare entro e non oltre il 31 dicembre 2023, in unica soluzione o in rate mensili di pari importo, a seconda della scelta fatta in sede di domanda.

Si tenga presente che, la posizione contributiva si ripristina solo con pagamento integrale e non parziale.

Riassumendo…

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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