Anticipo ferie non maturate: il datore può rifiutarsi?

Il datore di lavoro può non accettare la richiesta di anticipo ferie non maturate da parte del dipendente? Ecco come funziona.
9 mesi fa
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Foto © Pixabay

Il datore di lavoro può rifiutare la richiesta di anticipo ferie non maturate? Come canta Francesco Guccini con il brano Quattro stracci: “Le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla! Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me, ma non c’è un alibi, non c’è un rimedio, se guardo bene no, non c’è un perché”.

Prima o poi tutti quanti dobbiamo fare i conti con un rifiuto.

A partire dai rapporti personali fino ad arrivare al posto di lavoro, d’altronde, le cose non sempre vanno come sperato. Proprio per questo motivo è bene conoscere i propri diritti, in modo tale da poter far valere le proprio ragioni.

Anticipo ferie non maturate: il datore può rifiutarsi?

A proposito di diritti sul posto di lavoro è giunto in redazione il quesito di un nostro lettore che ci chiede: “Buongiorno, mi chiamo Marco e da qualche anno lavoro come magazziniere prezzo un negozio di alimentari. I miei genitori festeggeranno a maggio 50 anni di matrimonio e per l’occasione hanno deciso di organizzare una crociera di 14 giorni assieme a me, i miei fratelli e rispettive famiglie. Purtroppo per quel mese non avrò maturato un numero di ferie sufficienti e per questo motivo vorrei chiedere alla mia azienda un anticipo ferie non maturate. Vi contatto pertanto per chiedervi se è un mio diritto oppure se il datore di lavoro può rifiutarsi. Grazie in anticipo per la risposta”.

Come maturano le ferie e saldo negativo

Prima di rispondere al quesito del nostro lettore, ricordiamo che le ferie sono un diritto di ogni lavoratore. Sono considerate, infatti, necessarie per recuperare le energie e affrontare al meglio i vari impegni. In linea generale è possibile sostenere che un lavoratore matura ogni mese 1/12 delle ferie annuali.

Stabilire a priori quante ferie matura un lavoratore, comunque, non è possibile. A incidere su tale valore, infatti, è quanto stabilito dal Contratto collettivo nazionale.

Quello del settore commercio, ad esempio, garantisce 26 giorni di ferie all’anno. Il contratto del settore metalmeccanico, invece, garantisce quattro settimane di ferie all’anno. È sufficiente leggere la busta paga, dove è presente una voce ad hoc, per sapere quante ferie residue si hanno. Ma cosa succede se quest’ultime non sono sufficienti a soddisfare le proprie esigenze?

Ebbene, in tal caso il lavoratore può fare apposita richiesta al datore di lavoro. Quest’ultimo deciderà se concedere o meno i giorni richiesti. L’anticipo delle ferie non maturate, infatti, non è un diritto, ma non è nemmeno vietato. Per questo motivo, se l’azienda si ritrova alle prese con un’elevata mole di lavoro, può rifiutare la richiesta e il lavoratore dovrà attenersi a tale decisione. Può anche accadere che il datore decida di accogliere positivamente la richiesta del lavoratore.

In quest’ultimo caso, sulla busta paga del mese successivo, il saldo delle ferie risulterà negativo. Tale debito verrà poi compensato con i ratei ferie che matureranno nei mesi seguenti. Nel caso in cui il rapporto di lavoro dovesse giungere a termine, il lavoratore dovrà fare i conti con la trattenuta corrispondente all’importo versato per le ferie usufruite.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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