Sono invalida al 75%, ho quasi 62 anni di cui 25 di contributi, percepisco assegno ordinario di invalidità e già rinnovato una volta. Desidero sapere se ho delle possibilità di anticipare la pensione di anzianità.
Invalidità, quali agevolazioni per la pensione?
L’invalidità, purtroppo, non permette di accedere a delle forme di pensionamento anticipato. Le uniche misure che lo permettono sono l’Ape sociale (per la quale servono 63 anni di età ed almeno 30 anni di contributi) e la quota 41 (per la quale occorre appartenere alla categoria dei lavoratori precoci e aver versato almeno 41 anni di contributi), ma lei con i suoi requisiti, non rientra in nessuna delle due misure.
Lo sconto contributivo in base al numero dei figli è una misura applicabile soltanto dalle donne che accedono alla pensione con l’Ape sociale e, quindi, a lei l’avere figli non comporta alcun beneficio a livello pensionistico.
Per i lavoratori invalidi con percentuale superiore al 74% (e lei vi rientra avendo, appunto, il 75%) è prevista, però, una maggiorazione contributiva pari a 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato con invalidità. Per ogni anno che ha lavorato da quando le è stata riconosciuta l’invalidità al 75%, quindi, può richiedere la maggiorazione contributiva che le sarà utili, in ogni caso, soltanto al diritto della pensione e non alla misura: questo significa che questi contributi figurativi possono essere utilizzati per aumentare gli anni di contributi in possesso per accedere alla pensione ma non saranno utilizzati al calcolo dell’assegno pensionistico.
Nel suo caso, in conclusione, non avendo un numero di contributi sufficienti (neanche sommando eventuali contributi figurativi derivanti dalla maggiorazione contributiva che possono essere un massimo di 5 anni), non ha possibilità di anticipare la pensione prima dei 67 anni.