Buongiorno, ho chiesto TFR anticipato alla mia azienda, dove lavoro da 14 anni azienda con più di 100 dipendenti. Ma mi hanno risposto che non me lo concedono. Senza una motivazione. A chi mi posso rivolgere? Perché anche ad altre dipendenti ogni an…
Possono chiedere l’anticipo i dipendenti del settore privato che hanno un’anzianità di servizio superiore a otto anni presso l’azienda per cui lavorano.
L’anticipo del trattamento di fine rapporto non può superare il 70 per cento dell’importo maturato e può essere richiesto una sola volta.
Anticipo TFR: i casi previsti
L’articolo 2120 del Codice civile stabilisce chiaramente che l’anticipo del TFR, può essere concesso solo a fronte di particolari esigenze del richiedente. In particolare, la legge che regola il TFR prevede l’anticipo solo quando il lavoratore si trova ad affrontare esigenze:
1) Interventi o spese sanitarie straordinarie riconosciuti da strutture sanitarie pubbliche;
2) Acquisto della prima casa per sé stessi e per i figli;
3) Le spese sostenute nel congedo facoltativo, in quanto la lavoratrice in questo periodo percepisce una retribuzione ridotta del 30 per cento;
4) Spese per la formazione continua o extra lavorativa sostenuta durante i congedi.
Il datore di lavoro può rifiutare l’anticipo?
Il datore di lavoro può rifiutare la richiesta di anticipo quando il numero dei lavoratori che ne hanno fatto richiesta supera il 10 per cento del totale dei lavoratori che ne hanno diritto e, comunque nel limite del 4 per cento dell’intera forza lavoro.
Conclusione
Il datore di lavoro non può rifiutare la richiesta di anticipo del TFR qualora la richiesta del lavoratore coincida con le casistiche sopra evidenziate. Può, invece, rifiutare la richiesta quando non riporta i casi previsti dal codice civile art. 2120 e quando a farne richiesta sia un numero di lavoratori superiore al 10 per cento dell’intera forza lavoro aziendale.
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