L’anticipo del trattamento di fine servizio (TFS) è operativo da qualche mese. Come noto, il personale della pubblica amministrazione che va in pensione deve attendere minimo 6 mesi prima di ottenere la buonuscita.
Regola introdotta con la riforma delle pensioni entrata in vigore nel 2012 e che penalizza gli statali rispetto ai dipendenti privati. Il TFS non può essere erogato subito, a differenza del TFR che è pagato dal datore di lavoro privato al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Così, grazie a un accordo quadro firmato dal governo con l’Abi è possibile ottenere dalle banche un finanziamento a valere sul TFS senza dover attendere dai 6 ai 18 mesi di tempo.
Come funziona l’anticipo del TFS
Ma come funziona l’anticipo del TFS per i pensionati statali? In pratica, in base all’accordo quadro, la banca convenzionata con l’Inps potrà concedere fino a un massimo di 45 mila euro di anticipo sul TFS maturato spettante al lavoratore al momento del pensionamento.
L’anticipo del TFS potrà essere ottenuto su espressa richiesta dell’interessato alla banca dopo aver presentato domanda di autorizzazione all’Inps o all’ente previdenziale di appartenenza.
Entro 90 giorni dalla richiesta, l’ente di previdenza deve rilasciare la certificazione con l’indicazione dell’ammontare complessivo del TFS spettante. Con la certificazione così ottenuta, il pensionato potrà rivolgersi a uno degli istituti di credito aderenti all’accordo quadro per richiedere l’anticipo fino a 45 mila euro. Anche se il TFS maturato è di importo superiore. La banca erogherà quindi il capitale entro 30 giorni ad esito positivo dell’istruttoria.
Come ottenere più di 45.000 euro
Ma come ottenere più di 45.000 euro? Prestitalia ha avviato l’erogazione di un nuovo prodotto di anticipo del Trattamento di Fine Servizio dedicato a tutti i dipendenti pubblici e statali. La società, presente sul mercato italiano dal 1998 e dallo scorso 5 agosto parte del Gruppo Intesa Sanpaolo, è tra i leader di mercato dei prestiti tramite cessione del quinto e delega di pagamento, con circa 700 milioni di montante lordo erogato nei primi undici mesi del 2020.
Il nuovo prodotto offerto da Prestitalia anticipa l’ammontare del TFS ai neopensionati. O agli ex dipendenti pubblici e statali che hanno maturato il diritto al pagamento del TFS, senza attendere le tempistiche di liquidazione previste dall’INPS. L’importo del finanziamento dipende dal TFS maturato risultante nel prospetto di liquidazione rilasciato dall’Inps. Con un massimo finanziabile per Prestitalia di 400.000 euro e fino al 100% dell’importo del TFS maturato.
Anticipo TFS fino a 400.000 euro
Il Trattamento di Fine Servizio (TFS) è un’indennità corrisposta alla conclusione dell’attività lavorativa, a tutti i dipendenti pubblici e statali assunti a tempo indeterminato prima del 1 gennaio 2001. L’ammontare del TFS non è corrisposto immediatamente alla data di quiescenza o di cessazione dell’attività lavorativa. Ma viene versato a rate (fino a 3) a partire da un anno dopo il pensionamento, a seconda dell’importo del TFS.
L’offerta viene collocata da Prestitalia attraverso gli oltre 500 agenti e collaboratori presenti su tutto il territorio nazionale. E tramite la rete di filiali UBI Banca.
I clienti hanno la possibilità di richiedere l’anticipo del TFS anche in presenza di altri prestiti o finanziamenti in corso. Non è prevista la richiesta di garanti, è garantito il tasso fisso per tutta la durata del finanziamento senza nessuna commissione di intermediazione o spesa di istruttoria.
“Da sempre attenti alle esigenze della clientela, abbiamo prontamente colto l’opportunità di arricchire la nostra offerta con questo nuovo prodotto finanziario per cui numerosi clienti ci hanno manifestato interesse negli ultimi mesi“, spiega Luca Carrara responsabile dell’Area Commerciale di Prestitalia. “Con questa nuova offerta dimostriamo concretamente la vicinanza ai nostri clienti offrendo nuove soluzioni di supporto finanziario“.