Buongiorno, sono un ex sottufficiale dell’esercito collocato in pensione in data 05/08/2019 con la legge Fornero con 42 anni e 8 mesi, vorrei sapere se si può chiedere un anticipo della buonuscita in quanto la devo percepire tra 2 anni una parte e tra 3 anni la rimanenza. Se ho diritto, a quale banca mi posso rivolgere?
Gentile lettore, rispondiamo con piacere a Lei e agli altri dipendenti pubblici (o ex), tra cui numerosi militari, che ci chiedono lumi sull’anticipo del TFS. Lei è già andato in pensione, avendo maturato i requisiti previsti dalla Legge Fornero per l’uscita anticipata dal lavoro, nel suo caso 42 anni e 8 mesi di contributi.
Pensione con quota 100 dipendenti statali: a quando l’anticipo del TFS?
Lei ha certamente diritto a richiedere l’anticipo del TFS, grazie all’accordo intercorso tra Abi e governo prima dell’estate. Esso prevede che un dipendente pubblico possa ottenere un finanziamento fino alla cifra massima di 45.000 euro e a un costo fissato sulla base dell’ultimo Rendistato disponibile, aumentato dello 0,30%. Allo stato attuale, il tasso d’interesse che verrebbe applicato al prestito sarebbe dell’1,30%, tenuto conto che l’ultimo Rendistato pubblicato dalla Banca d’Italia sia quello relativo al mese di agosto, risultato pari all’1,003%.
L’alternativa privata
Le dico subito che già per il mese di settembre è atteso un forte calo del Rendistato, prevedibilmente in area 0,50-0,60%, grazie al crollo dei rendimenti dei titoli di stato italiani sul mercato secondario. Questo significa che in ottobre, ammesso che Lei abbia la possibilità di richiedere il prestito, il tasso d’interesse applicato su di esso sarà nettamente inferiore, qualcosa come lo 0,80-0,90%.
Anticipo TFS dipendenti pubblici, elenco banche aderenti pronto? E quanto costa?
Non sappiamo da cosa dipenda il ritardo, se per assenza/carenza di adesioni o altro. Fatto sta che allo stato attuale il diritto all’anticipo del TFS sia solo teorico. Ad ogni modo, sono numerose le banche che spontaneamente hanno attivato iniziative in tal senso, erogando finanziamenti a titolo di anticipo del TFS in favore dei clienti. Il punto è che si tratterebbe di un prestito ordinario a tutti gli effetti e i relativi costi non presentano alcun tetto massimo, a differenza delle erogazioni che avverrebbero sotto l’accordo quadro tra Abi e governo. Presenta un aspetto positivo, però: questi finanziamenti non soggiacciono al limite dei suddetti 45.000 euro e si leggono in rete di offerte fino a 300.000 euro. Questo le consentirebbe di ottenere il TFS in un’unica soluzione, senza attendere dilazioni per la cifra eccedente i 45.000 euro. Veda Lei se nel suo caso specifico valga la pena sostenere i tassi offerti sul mercato o se attendere la pubblicazione dell’elenco delle banche.