Antiriciclaggio: approvato il nuovo decreto legislativo

In data 3 ottobre 2019 è stato approvato dal consiglio dei ministri il decreto legislativo in attuazione della V Direttiva antiriciclaggio. Ecco le disposizioni più importanti.
5 anni fa
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In data 3 ottobre 2019 è stato approvato dal consiglio dei ministri il decreto legislativo in attuazione della V Direttiva antiriciclaggio.

La direttiva UE sull’antiriciclaggio

La direttiva UE n. 2018/843, cosiddetta V direttiva antiriciclaggio, prevede, fra le novità più importanti:

  • L’aumento dei soggetti in capo ai quali vertono gli obblighi dell’antiriciclaggio;
  • Maggiori verifiche e controlli, da parte di istituti bancari e finanziari, in capo a tutti quei soggetti che operano con paesi ad alto rischio riciclaggio o finanziamento del terrorismo;
  • Disposizione, da parte della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, dell’operato della polizia valutaria.

L’approvazione da parte del consiglio dei ministri

Il Consiglio dei Ministri n.

7 del 3 ottobre 2019 ha approvato il decreto legislativo riguardante modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi 25 maggio 2017, n. 90 e n. 92, recanti attuazione della direttiva 2015/849/UE e 2018/843/UE, che modifica la direttiva n. 2015/849/UE.

Il testo, fra le questioni più importanti, mira a:

  • Puntualizzare le categorie di soggetti tenuti all’osservanza degli obblighi antiriciclaggio, ricomprendendo, tra l’altro, le succursali “insediate” degli intermediari assicurativi (ossia le succursali insediate in Italia di agenti e broker aventi sede legale e amministrazione centrale in un altro Stato membro o in uno Stato terzo);
  • Individuare misure di adeguata verifica rafforzata che gli intermediari bancari o finanziari devono attuare in relazione alla clientela che opera con Paesi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, tra cui specifici obblighi di segnalazione periodica per le transazioni effettuate con soggetti operanti in questi Paesi;
  • Introdurre una serie di strumenti che le autorità di vigilanza possono utilizzare per mitigare il rischio connesso ai Paesi terzi, quali, per esempio, il diniego all’autorizzazione all’attività per intermediari bancari o finanziari esteri o all’apertura di succursali in Paesi ad alto rischio per gli intermediari italiani;
  • Consentire alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo di disporre del Nucleo speciale di polizia valutaria;
  • Stabilire, coerentemente con il vigente divieto di conti e libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia, il divieto di emissione e utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi;
  • Apportare modifiche riguardo alle sanzioni, e alle relative procedure di irrogazione, per la violazione delle norme dei due decreti modificati.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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