Ormai non se ne può fare a meno per qualsiasi cosa un contribuente deve fare con le Pubbliche Amministrazioni. Parliamo degli strumenti di accesso ai servizi digitali delle PA. E soprattutto dello SPID, cioè del Sistema Pubblico di Identità Digitale. Lo SPID è uno strumento con cui i cittadini possono accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, scaricare documenti, presentare istanze ed evitare code e appuntamenti agli sportelli pubblici. Anzi, alcune volte per prenotare un appuntamento occorre farlo sempre autenticandosi e sempre con lo SPID.
“Gentile redazione, mi chiamo Maria e sono figlia di una anziana di 80 anni. Mia madre è pensionata e si muove poco da casa. Ormai per molte cose serve lo SPID. Io ho il mio, ma al Patronato dove mi sono recata per presentare una domanda di un bonus per mia madre mi hanno detto che devo fare da sola e da casa, con lo SPID di mia madre. Ma lei non lo ha. Ha un telefonino di vecchia generazione, quella con i tasti grandi e con il tasto SOS per anziani. Non ha uno smartphone, non ha una email. Sono costretta a comperare un nuovo telefono, magari utilizzandolo solo per lo SPID di mia madre? sarà costretta a creargli un indirizzo email e attivare lo SPID con questa dispendiosa procedura? Come si può ovviare a questa situazione?”
Lo SPID e cos’è questo Sistema pubblico di identità digitale
Grazie allo SPID il rapporto tra cittadini e Pubbliche Amministrazioni si è notevolmente semplificato. A dire il vero esistono anche strumenti alternativi per poter utilizzare i servizi pubblici delle PA. C’è CIE, cioè la Carta di identità elettronica per esempio .
Delegare un soggetto terzo per entrare nelle proprie identità digitali anche senza SPID
Difficoltà oggettive quelle prima citate che possono mettere in una sorta di discriminazione quanti non si trovano a poter avere lo SPID. E difficoltà che i legislatori hanno deciso di ridurre ed eliminare, almeno in parte. Anziani, disabili e non tecnologici possono delegare un soggetto terzo all’accesso al Sistema pubblico di identità digitale. Un figlio per un genitore per esempio, come potrebbe fare la nostra lettrice che ha un suo SPID. L’accesso all’area riservata dell’INPS per esempio è una priorità notevole per molti pensionati. E proprio i pensionati sono la fascia che ha più difficoltà a munirsi di SPID. Proprio l’’INPS offre l’occasione a terze persone di poter accedere ai servizi telematici di un anziano o di un disabile tramite una delega. In questo caso si parla di curatori o tutori.
Resta difficile comunque operare
Anche se viene venduta come una facile possibilità, la delega SPID è assai problematica. E la nostra lettrice farebbe meglio a scegliere la procedura da lei ipotizzata, con acquisto di smartphone, nuovo numero di telefono e nuova identità digitale della madre.
Altre vie per la delega SPID
Naturalmente si possono usare i canali tradizionali, e cioè la presentazione fisica allo sportello territoriali dell’Istituto nazionale di Previdenza Sociale. Può presentarsi l’anziano, che deve compilare e sottoscrivere il modello AA08 di delega. Deve presentare i propri documenti di riconoscimento e la tessera sanitaria, nonché quelli del delegato. L’operazione può essere anche inversa, e cioè con il delegato che si presenta agli sportelli territoriali dell’INPS. Ma stavolta serve il modello AA10. E tra gli allegati, oltre al documento di riconoscimento di delegato e delegante, serve il provvedimento del giudice in cui si viene nominati tutori, curatori o amministratori di sostegno del delegante. Sempre nell’ordine della semplificazione, l’INPS dallo scorso 2 agosto ha deciso di aprire ad un’altra possibilità. Per la delega basterà una videochiamata, naturalmente da fissare previo appuntamento con il servizio WEB dell’INPS.