L’anziano che non paga il canone RAI deve essere intestatario della bolletta?

Le persone anziane che non pagano il canone RAI devono essere intestatarie della bolletta? Ecco come beneficiare di tale agevolazione.
1 anno fa
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canone Rai

“La preghiera degli anziani e dei nonni è un dono per la Chiesa, è una ricchezza! Una grande iniezione di saggezza anche per l’intera società umana: soprattutto per quella che è troppo indaffarata, troppo presa, troppo distratta. Qualcuno deve pur cantare, anche per loro, cantare i segni di Dio, proclamare i segni di Dio, pregare per loro!”, afferma Papa Francesco.

Gli anziani sono una delle risorse più importanti all’interno di ogni società. Forti delle proprie esperienze di vita, infatti, possono fornire i giusti insegnamenti ai più giovani consentendo di avere le giusta fondamenta per costruire un futuro migliore.

I più giovani dal loro canto devono avere cura delle persone più anziane, offrendo loro aiuto.

Con il trascorrere degli anni, infatti, aumentano le necessità, ma non sempre si dispone delle risorse necessarie per fronteggiare al meglio le varie situazioni. Lo sanno bene i tanti pensionati che ricevono mensilmente un trattamento dall’importo particolarmente esiguo da riscontrare serie difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Da qui la necessità di sapere se si ha o meno diritto a delle agevolazioni grazie a cui abbattere i costi. Ne è un chiaro esempio il canone Rai, di cui è possibile evitare il pagamento purché in possesso di determinati requisiti. Ecco come funziona.

L’anziano che non paga il canone RAI deve essere intestatario della bolletta?

Il canone Rai è una delle tasse più odiate dagli italiani. Non tutti, però, devono pagarla. A proposito della possibilità di beneficiare dell’esenzione dal pagamento della tassa sulla TV di Stato giunge il quesito di un nostro lettore che ci chiede:

“Buongiorno, vi scrivo per chiedervi informazioni in merito al canore Rai per i miei genitori perché leggendo le varie informazioni in rete sembra che abbiano diritto alla relativa esenzione. Mio padre, infatti, ha 75 anni mentre mia madre 72 ed entrambi percepiscono una pensione dall’importo particolarmente basso. Vorremmo quindi sapere se per evitare il pagamento della tassa è sufficiente che mio padre risulti intestatario della bolletta della luce oppure bisogna inviare apposita richiesta. Grazie in anticipo per la risposta”.

Stando a quando previsto dalla normativa vigente si presume che chiunque risulti intestatario di un’utenza elettrica possieda almeno un televisore.

Per questo motivo si assiste all’addebito diretto del canone in bolletta. Coloro che non detengono alcun apparecchio televisivo devono quindi provvedere ad inviare apposita richiesta di esenzione. Ma come funziona nel caso in cui si tratti di una persona anziana? Ha sempre diritto all’esonero oppure no?

Esonero dalla tassa sulla TV di Stato per gli over 75 con reddito basso

Oltre a coloro che non hanno una televisione in casa, possono evitare il pagamento del canone Rai anche molti anziani. Questo a patto che rispettino determinati requisiti reddituali. Entrando nei dettagli, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, coloro che:

“hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti), possono presentare una dichiarazione sostitutiva (sezione I dell’apposito modello) con cui attestano il possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del canone TV. L’agevolazione compete se nell’abitazione di residenza si possiedono uno o più apparecchi televisivi, mentre non compete nel caso in cui l’apparecchio televisivo sia ubicato in luogo diverso da quello di residenza”.

Per beneficiare dell’esonero dal canone Rai, quindi, oltre al requisito anagrafico e reddituale, è necessario che l’anziano non conviva con altre persone titolari di reddito proprio. Unica eccezione è il coniuge. Ne consegue che se il contratto risulti intestato ad una persona con più di 75 anni che convive, ad esempio, con il figlio che lavora, allora non si potrebbe ottenere l’esenzione.

A tal proposito, inoltre, si ricorda che si ha diritto all’agevolazione per tutto l’anno se il soggetto interessato compie 75 anni entro il 31 gennaio. Se il compimento del 75° anno avviene dal 1° febbraio al 31 luglio, invece, si ha diritto all’agevolazione solamente per il secondo semestre.

Il diritto all’esonero risulta valido anche per gli anni successivi, senza dover presentare una nuova dichiarazione. Nel caso in cui i requisiti richiesti dovessero venir meno, ad esempio in seguito al superamento del limite di reddito previsti, bisogna presentare una dichiarazione di variazione.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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