Intervenendo sulla riforma pensioni il ministro Poletti ha individuato tra le priorità anche la possibilità di estendere la platea beneficiari Ape Social. Non solo: dal 2018 l’uscita anticipata potrebbe diventare strutturale. I due propositi per l’anno prossimo sono stati resi noti nel corso della question time alla Camera sollevata dall’Onorevole Rizzetto in merito alla discriminazione conseguente alla selezione dei requisiti Ape Social.
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Ape Social: gli esclusi
L’interrogazione parlamentare verteva sulle categorie dei lavoratori escluse dall’Ape Social, autonomi e parasubordinati in stato di disoccupazione in primis.
Poletti ha confermato, rispondendo all’interrogazione, la volontà del governo di ampliare la platea di beneficiari dell’Ape Social nell’ottica di arrivare a stabilizzare lo strumento di uscita anticipata.
Ma le parole non sono bastate a tranquillizzare Rizzetto che ha commentato “risposta insoddisfacente, occorre fare di più”. Confortante è quantomeno, sottolinea, la disponibilità a tornare a discutere dell’inserimento delle categorie di lavoratori escluse dall’Ape Social.