Ape Social, dal 2018 si estende agli ultra 63enni e diventa strutturale?

Ape Social 2018: dal prossimo anno potrebbe essere estesa la platea beneficiari e si studia anche il modo di rendere strutturale la misura.
7 anni fa
1 minuto di lettura

Intervenendo sulla riforma pensioni il ministro Poletti ha individuato tra le priorità anche la possibilità di estendere la platea beneficiari Ape Social. Non solo: dal 2018 l’uscita anticipata potrebbe diventare strutturale. I due propositi per l’anno prossimo sono stati resi noti nel corso della question time alla Camera sollevata dall’Onorevole Rizzetto in merito alla discriminazione conseguente alla selezione dei requisiti Ape Social.

Leggi anche:

Riprende il confronto sul tema pensioni: misure donne allo studio e non solo

Ape Social: gli esclusi

L’interrogazione parlamentare verteva sulle categorie dei lavoratori escluse dall’Ape Social, autonomi e parasubordinati in stato di disoccupazione in primis.

Ma anche dipendenti che non hanno avuto accesso agli ammortizzatori sociali.

Poletti ha confermato, rispondendo all’interrogazione, la volontà del governo di ampliare la platea di beneficiari dell’Ape Social nell’ottica di arrivare a stabilizzare lo strumento di uscita anticipata.
Ma le parole non sono bastate a tranquillizzare Rizzetto che ha commentato “risposta insoddisfacente, occorre fare di più”. Confortante è quantomeno, sottolinea, la disponibilità a tornare a discutere dell’inserimento delle categorie di lavoratori escluse dall’Ape Social.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Mantenimento figli: è sempre dovuto a prescindere dallo stato di bisogno

Articolo seguente

Permessi non goduti, ho diritto all’indennità sostitutiva? | La Redazione risponde