Fino al 31 dicembre 2025, l’APE sociale si conferma una misura essenziale per agevolare l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per specifiche categorie di lavoratori in condizioni di difficoltà.
Questo meccanismo, introdotto per garantire un passaggio più agevole verso la pensione di vecchiaia, rappresenta un supporto concreto per chi si trova in situazioni di fragilità economica o lavorativa.
L’ammissibilità varia in base alla categoria di appartenenza, con criteri specifici legati all’età, agli anni di contributi e alla condizione personale o lavorativa.
APE sociale disoccupati: requisiti di accesso
Per i lavoratori disoccupati, la misura APE sociale consente il pensionamento anticipato a condizione che siano rispettati i seguenti requisiti:
- Aver compiuto almeno 63 anni di età;
- Avere accumulato un minimo di 30 anni di contributi previdenziali;
- Avere perso il lavoro e terminato da almeno tre mesi il periodo di percezione di eventuali ammortizzatori sociali, come l’indennità di disoccupazione.
Sostegno a chi assiste familiari con disabilità
Anche per i caregiver c’è ape sociale, ovvero coloro che si occupano di familiari conviventi con disabilità grave. Tali soggetti possono accedervi purchè rispettino i seguenti requisiti:
- Un’età minima di 63 anni;
- Un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
- La condizione di assistenza continuativa al familiare disabile da almeno sei mesi.
Lavoratori con invalidità civile
Chi è in possesso di una certificazione di invalidità civile pari o superiore al 74% può beneficiare dello strumento, purché soddisfi questi requisiti:
- Un’età minima di 63 anni;
- Un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Ape sociale per lavoratori gravosi: focus sulle mansioni pesanti
Una categoria particolarmente tutelata e che può accedere ad Ape sociale è quella dei lavoratori impiegati in mansioni gravose. Questi devono soddisfare le seguenti condizioni:
- Aver compiuto almeno 63 anni;
- Possedere 36 anni di contributi previdenziali;
- Avere svolto attività lavorative considerate pesanti per almeno sei anni negli ultimi sette, oppure sette anni negli ultimi dieci.
- Sono esempi di lavori gravosi: Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali/Conduttori di impianti per la trasformazione dei minerali; Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e professioni assimilate; Vasai, soffiatori e formatori di vetrerie e professioni assimilate; Fabbri ferrai costruttori di utensili ed assimilati; Personale non qualificato nella manifattura;
Attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno ed assimilati; Operai forestali specializzati; Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta; Conduttori di macchine agricole; ecc.
Il beneficio economico: importo e limitazioni
Il trattamento economico garantito dall’APE sociale è commisurato all’importo della pensione di vecchiaia spettante al lavoratore al momento della richiesta.
- Non include la tredicesima;
- Non prevede adeguamenti all’inflazione;
- Resta invariato fino al raggiungimento dei 67 anni, quando il beneficiario avrà diritto alla pensione di vecchiaia piena.
APE sociale: sostegno temporaneo ma fondamentale
L’APE sociale, pur essendo una misura temporanea con scadenza prevista al 31 dicembre 2025, costituisce una risposta concreta alle difficoltà incontrate da alcune fasce di lavoratori. La sua flessibilità nel considerare situazioni personali e lavorative diverse la rende uno strumento mirato ed efficace.
Questa forma di pensionamento anticipato, dunque, non solo rappresenta un’opportunità per chi si trova in condizioni di difficoltà, ma sottolinea anche l’impegno del sistema previdenziale italiano nel tutelare le categorie più vulnerabili. L’APE sociale continua ad essere una soluzione cruciale per garantire un percorso più agevole verso la pensione, assicurando sostegno economico e dignità a chi ne ha più bisogno.
Riassumendo
- Cos’è l’APE sociale: strumento per il pensionamento anticipato di lavoratori in difficoltà.
- La legge di bilancio 2025 proroga la misura.
- Categorie beneficiarie: disoccupati, caregiver, lavoratori con invalidità civile, e impiegati in mansioni gravose.
- Requisiti disoccupati: 63 anni, 30 anni contributi, disoccupazione conclusa da almeno tre mesi.
- Requisiti caregiver: 63 anni, 30 anni contributi, assistenza continuativa a familiare disabile da sei mesi.
- Requisiti lavoratori gravosi: 63 anni, 36 anni contributi, mansioni pesanti per almeno sei anni.
- Importo massimo: fino a 1.500 euro lordi, senza tredicesima e adeguamenti fino a 67 anni.