Gentilissima,
essendo un lavoratore, data di nascita 01/04/1966, che ha iniziato la sua attività lavorativa il 08/1989 in maniera ininterrotta fino ad oggi, purtroppo a mia moglie è stata diagnosticata una grave malattia per la quale è stata riconosciuta la legge handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104)” pertanto le chiedo se posso godere della pensione a 63 anni e +di 30 anni di contributi o ci sono delle eccezioni in merito?
Poiché ha necessità di assistenza e non abbiamo nessuno che possa assisterla, inoltre ci sono le incombenze familiari da seguire.
La ringrazio anticipatamente della sua cortese risposta.
L’Ape sociale, il pensionamento anticipato con 63 anni di età unitamente a 30 anni di contributi versati, è una misura sperimentale in vigore dal 1 maggio 2017 fino al 31 dicembre 2018 che accompagna verso l’età pensionabile alcuni soggetti che si trovano in determinate condizioni.
Per poter accedere al beneficio, il lavoratore, oltre ai 63 anni di età e ai 30 anni di contributi versati, infatti, deve trovarsi in una delle seguenti categorie:
- disoccupato
- disabile
- caregiver
- lavoratore usante o gravoso
Lei rientrerebbe nella misura in quanto caregiver prendendosi cura di sua moglie in condizione di handicap grave in base alla legge 104/1992 articolo 3 comma 3.
Secondo il sito dell’Inps, le uniche eccezioni, che riguardano il caso dei caregiver, da rispettare sono quelle della convivenza e il grado di parentela poiché la misura è rivolta a “soggetti che al momento della richiesta e da almeno sei mesi assistono il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;”.
Essendo la misura, però, in scadenza alla fine del corrente anno (a meno che non venga prorogata e stabilizzata dalla prossima legge di Bilancio) non rientra nel beneficio a causa dell’età poiché non in possesso dei 63 anni richiesti per l’accesso.
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