Ape Sociale, seconda chiamata per la pensione anticipata entro il 15 luglio

Scade il prossimo 15 luglio la seconda possibilità per andare in pensione con Ape Sociale entro quest’anno. Cosa c’è da sapere.
5 mesi fa
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Pensioni Ape sociale, si può fare domanda già adesso per chi ci va a gennaio o febbraio?
Foto © Pixabay

Ancora pochi giorni per andare in pensione anticipata con Ape Sociale. Scade, infatti, il prossimo 15 luglio ultimo il termine per chiedere all’Inps la verifica dei requisiti per lasciare il lavoro in anticipo a 63 anni e 5 mesi di età. La prima finestra del 2024 si è chiusa lo scorso 31 marzo ed entro il 30 giugno sono stati comunicati i primi esiti agli aventi diritto che possono andare in pensione a partire da luglio.

Pertanto, chi ha intenzione di presentare domanda per Ape Sociale deve tenere a mente questa seconda scadenza, come previsto dalla legge n.

232 del 2016 per ottenere i primi pagamenti quest’anno. Vi sarà poi un’altra scadenza, entro il 30 novembre, ma è solo in via residuale e poi i tempi di liquidazione andranno al 2025. Quindi è bene approfittarne subito.

Ape Sociale, domanda di pensione anticipata entro il 15 luglio

Come noto, Ape Sociale non è un trattamento di pensione vero e proprio. Ma un sussidio economico calcolato sulla base dei contributi versati dal lavoratore. E’ erogato dall’Inps fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. La rendita è liquidata con il sistema contributivo e retributivo.

La domanda che si presenta entro il 15 luglio è una istanza di verifica dei requisiti anagrafici, contributivi e soggettivi che il lavoratore deve avere entro l’anno in corso. La pensione decorre dal mese successivo al perfezionamento di tutti i requisiti previsti dalla normativa ed è pagata fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.

Da ricordare che Ape Sociale è rivolta solo a determinati lavoratori in condizioni di svantaggio sociale. I beneficiari sono persone fragili o comunque condizioni in situazioni di fragilità familiare, come vedremo meglio di seguito. Hanno diritto ad Ape Sociale, anche i lavoratori gravosi il cui elenco è stato aggiornato nel 2022. L’elenco dei lavoratori beneficiari si è, infatti, allungato ricomprendendo anche figure professionali che prima non avevano diritto.

Requisiti indispensabili e presentazione della domanda

I requisiti per ottenere Ape Sociale sono: il compimento di 63 anni e 5 mesi di età, aver cessato il lavoro, essere residenti in Italia e trovarsi in una delle seguenti quattro condizioni:

  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere in stato di disoccupazione;
  • Possedere 30 anni di contributi e al momento della richiesta di Ape sociale assistere da almeno sei mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente (genitori o figli) con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104/1992;
  • Avere almeno 30 anni di contributi ed essere riconosciuto invalido dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%;
  • Possedere almeno 36 anni di contributi e svolgere alla data della domanda di Ape sociale da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività gravose sotto elencate.

Le donne hanno diritto a uno sconto sul requisito contributivo pari a 12 mesi per ciascun figlio con un massimo di 24 mesi.

La domanda di pensione con Ape Sociale deve essere presentata all’Inps per via telematica entro il 15 luglio 2023. L’Istituto verifica la sussistenza dei requisiti e comunica all’interessato entro il 15 ottobre l’esito della verifica. Solo successivamente, se il risultato è positivo, il lavoratore potrà presentare domanda di pensione vera e propria comunicando contestualmente le dimissioni dal lavoro.

Si ricorda che la successiva scadenza di domanda per Ape Sociale, prevista del 30 novembre, è solo una via residuale. Cioè la pensione potrà essere concessa solo se ci saranno risorse finanziarie sufficienti. Del resto i fondi per questa forma di pensionamento anticipato sono limitati, benché rifinanziati ogni anno con legge di bilancio.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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