Apertura di un credito in conto corrente: cos’è, come funziona, costi e rischi

Credito in conto corrente: come avviene, il costo ed i rischi.
4 anni fa
1 minuto di lettura
Le commissioni dei conti correnti tradizionali, i possibili aumenti e i rincari per i pagamenti dei bollettini.

Si parla di apertura di un credito in conto corrente quando la Banca mette a disposizione del cliente quest’ultimo una cifra prestabilita per un periodo determinato o indeterminato. Tale procedura viene anche chiamata scoperto di conto ed è una forma di credito che può essere richiesta se si ha bisogno di liquidità. Ecco come funziona, quali sono i costi e i rischi.

Credito in conto corrente: come avviene

Per richiedere il credito in conto corrente si dovrà essere titolari di un conto corrente ed inoltre sarà necessario pagare alla Banca una commissione nonché gli interessi (che saranno indicati all’interno del contratto) sulle somme che verranno utilizzate.

Quando verrà poi restituita tutta la cifra utilizzata (nei limiti del fido) allora la si potrà avere di nuovo. Affinché la richiesta di scoperto di conto venga accettata, però, non si dovrà essere protestati e non si dovranno richiedere cifre troppo alte rispetto alla capacità di rimborso. Infine sarà necessario aver pagato le rate di altri finanziamenti rispettando i tempi. La Banca prima di accettare la richiesta, infine, chiederà un reddito documentabile oppure che ci sia garanzia di una terza persona, una polizza assicurativa o anche una fidejussione.

Costo e rischi credito in conto corrente

Come già sottolineato uno dei costi che si dovrà sostenere per l’apertura di un credito in conto corrente sarà la commissione alla Banca nonché gli interessi a debito ovvero quelli sulle somme che si utilizzeranno. In ogni caso la commissione verrà calcolata in modo proporzionale rispetto all’ammontare e alla durata del finanziamento che si richiederà. L’incidenza non potrà mai superare lo 0,5% (a trimestre del fido) e qualora avvenga l’estinzione anticipata dovrà essere restituita. Parliamo della parte non maturata. Il costo dipenderà dalla commissione per la Mdf, per il tasso di interesse e per la somma che la Banca renderà disponibile.

Come spiegato precedentemente, il cliente che chiederà l’apertura di credito in conto corrente potrà utilizzare la somma messa a disposizione nei limiti della disponibilità di quest’ultima. Potrebbero esserci rischi qualora ci sia sconfinamento nel contratto: potrebbe infatti essere applicata la commissione di Istruttoria Veloce che viene determinata in misura fissa e diretta per recuperare i costi sostenuti dalla Banca per svolgere l’attività di istruttoria qualora ci sia sconfinamento. Quando si chiede un fido, quindi, si dovrà essere consapevoli che si assume un impegno con la Banca per cui a quest’ultima si dovranno commissioni ed interessi come se si stipulasse un vero e proprio finanziamento.

Leggete anche: Scoperto Facile: il fido bancario di Unicredit Banca

[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.