Il Consiglio dei Ministri, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, Ddl Concorrenza. Sono previste novità in settori quali servizi pubblici locali; energia; trasporti; rifiuti; avvio di attività imprenditoriale; vigilanza del mercato.
In base a quanto riportato nel comunicato stampo pubblicato ieri sul portale del Governo, il disegno di legge ha come finalità: promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni; rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati; garantire la tutela dei consumatori.
Il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021
La previsione di una legge annuale per il mercato e la concorrenza è contenuta nell’articolo 47 della legge 23 luglio 2009, n. 99.
La stessa norma individuava anche la finalità della legge sulla concorrenza. Infatti, l’obiettivo della norma deve essere quello di rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo o amministrativo, all’apertura dei mercati, di promuovere lo sviluppo della concorrenza e di garantire la tutela dei consumatori.
Su tale presupposto normativo, Il Consiglio dei Ministri, ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, Ddl Concorrenza. Sono previste novità in settori quali servizi pubblici locali; energia; trasporti; rifiuti; avvio di attività imprenditoriale; vigilanza del mercato.
Gli ambiti di intervento
Gli ambiti di intervento del Ddl Concorrenza sono svariati. Si va dall’introduzione di misure in favore delle imprese ad interventi in materia di sanità.
Ad esempio, in materia di tutela della salute, il disegno di legge interviene in diversi punti (fonte Comunicato stampa Consiglio dei Ministri):
- agevola l’accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private e introduce criteri dinamici per la verifica periodica delle strutture private convenzionate;
- supera l’attuale obbligo per il titolare dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di detenere almeno il 90% dei medicinali in possesso di una AIC, riducendo il vincolo ad un assortimento idoneo a rispondere alle esigenze territoriali;
- elimina gli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici;
- incentiva le aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso (che è negoziato con AIFA), prevedendo che in caso di inerzia sia applicato l’allineamento al prezzo più basso;
- elimina la discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici, prevedendo che essi siano selezionati da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori di cui almeno due provenienti da diversa regione, assegnando l’incarico al candidato che abbia ottenuto il punteggio più alto.
In materia di assicurazioni, si estende l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.
Il provvedimento delega il Governo a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure.
Per tutte le altre novità si rimanda al comunicato stampa.