Quante volte vi sarà capitato di aprire lo sportello della macchina bruscamente senza guardare se ci sono pedoni o ciclisti di passaggio e di averli sfiorati per un pelo? Ad altrettanti di voi sarà capitato di essere dall’altro lato invece. Chi ha ragione in caso di danni o infortuni se si viene colpiti dalla portiera di una macchina?
Un episodio del genere è finito nelle aule del tribunale e la Corte di Cassazione, con sentenza numero 20482/2017, ha dato ragione al pedone colpito dalla portiera aperta in maniera incauta mentre passeggiava sul marciapiede lungo il quale era posteggiata l’auto.
Ma vediamo i fatti.
Sportello dell’auto aperto bruscamente colpisce pedone: chi ha ragione?
Nel primo grado del processo al pedone era stato riconosciuto un risarcimento di 300 euro per le lesioni riportate al volto, poi negato in appello. Il giudice, infatti, aveva accolto il ricorso della compagnia di assicurazione che, facendo appello a fatti notori, aveva voluto dimostrare che il pedone non poteva essere stato colpito dalla portiera all’altezza della bocca. In particolare era stata messa a confronto l’altezza della macchina, una Fiat Panda (non superiore a 1,55 mt), e quella del marciapiede (almeno 10 cm) unitamente a quella della vittima (circa 1,70 metri) e quella delle suole delle scarpe indossate (almeno 2 cm stimati).
La Cassazione (con ordinanza n. 20482, depositata il 28 agosto) però ha considerato le valutazioni dei giudici di appello presuntive se non accertate tramite ctu escludendone la natura di fatti notori. Occorre quindi rivalutare il caso nel merito.
Incidente portiera auto: chi ha ragione?
Aldilà del caso specifico quali sono le regole generali su incidenti di questo tipo? Il riferimento è all’articolo 157 del cds – Arresto, fermata e sosta dei veicoli che recita testualmente: “E’ fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”.
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