Aprire una Partita Iva nel 2016: nuovo regime forfetario e agevolazioni per le Startup

Aprire una Partita Iva nel 2016 con il nuovo regime forfetario, destinato persone fisiche esercenti attività d’impresa e lavoro autonomo che fatturano meno di 30.000 euro l’anno, e per le startup l'aliquota Irap ridotta dal 15% al 5% . Ma quando conviene? Ecco una guida completa di tutte le agevolazioni e della loro convenienza.
8 anni fa
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Chiusura Partita Iva

Aprire una Partita Iva 2016 con il nuovo regime forfetario, entrato in vigore nel 2016, introdotto con la legge di Stabilità 2015, è più semplice dal punto di vista fiscale, ma perché sia conveniente vanno rispettati requisiti che potrebbero limitare la crescita stessa del lavoratore. Vediamo insieme tutte le differenze e i vantaggi

Aprire una Partita Iva nel 2016 con il regime forfetario

Aprire una partita Iva nel 2016 con l’adozione del nuovo regime forfetario, che in alternativa a quello dei contribuenti minimi, prevede, al sussistere di precisi requisiti, la liquidazione di un’imposta sostitutiva del reddito, delle addizionali regionali e comunali e IRAP pari al 15%, che viene ridotta di un terzo in di costituzione di Startup.

La base imponibile su cui viene applicata l’aliquota è definita mediante l’applicazione di un indice di redditività, specifico per ogni tipologia attività, al volume complessivo dei ricavi / compensi.

Aprire una Partita Iva nel 2016 decisamente più semplice

Dall’inizio del 2016 l’unica partita Iva a regime agevolato è quella con il regime forfetario che ha sostituito la disciplina dei regimi dei minimi. Possono accedere al regime forfetario le persone fisiche esercenti attività d’impresa/lavoro autonomo che rispettano i requisiti, originariamente previsti dalla lettera d) del comma 54 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2015, ed ora modificati dall’articolo 1, commi da 53 a 55, D.D.L. Finanziaria 2016. Tale regime permette ad autonomi e free lance, entro certe fasce di fatturato, di pagare un’unica imposta sostitutiva del 15% contro il 23%-27% di una partita Iva normale.

Con la legge di Stabilità 2016 si è cercato di rendere più semplice il meccanismo del nuovo regime forfetario, può accedervi chi lo scorso anno ha avuto un fatturato inferiore ai 30.000 euro e beni strumentali per meno di 20.000 euro portando così in deduzione una quota forfettaria di costi sulla base del coefficiente di redditività stimato, che è pari:

  • al 78% per chi svolge attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi;
  • al 67% per tutte le altre.

Sulla quota residua da versare, oltre ai contributi pensionistici, viene applicata un’aliquota Irpef e addizionali locali del 15%, che si riduce al 5% se si tratta di una nuova attività iniziata nel 2016, Startup.

Questa percentuale ridotta fa del regime forfettario un incentivo molto conveniente per artigiani, piccoli commercianti e professionisti schiacciati da sempre hanno subito una pressione fiscale elevata.

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