Aldilà delle chiacchiere e delle promesse che si tramandano di governo in governo quali tasse, costi di apertura etc deve sostenere chi intenda aprire un’impresa in Italia? A fare il sunto della situazione, numeri alla mano, è stata la Cgia di Mestre.
Visto che, intuitivamente, costi di apertura e gestione variano in base alla grandezza della società e al numero dei dipendenti, l’analisi ha distinto tra specifici esempi concreti per ricostruire la realtà imprenditoriale nel nostro Paese. I risultati purtroppo non sono incoraggianti.
Analizzando il rapporto tra ricavi e spese (tra cui rientra anche il gettito fiscale) emerge che nel nostro Paese spesso aprire un’impresa (o pensare di ingrandirsi assumendo nuovo personale) può essere decisamente sconveniente.
Non è un caso quindi se in Italia la percentuale di giovani disoccupati è così elevata (sono circa 1.138.000 gli under 35 senza lavoro). Il tasso di disoccupazione aumenta se la nicchia si restringe agli under 24: il 29,6% non è assunto (negli USA non si va oltre il 17,6% ). Speriamo che, da questo punto di vista, l’introduzione della Società Semplificata a Responsabilità Limitata possa servire a dare uno stimolo nuovo all’imprenditoria giovanile. (Società Semplificata a Responsabilità Limitata (SSRL): occasione per under 35)
Ma veniamo ai numeri attuali, tutti relativi a piccole realtà imprenditoriali:
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Ditta individuale con un unico dipendente
Nel caso della ricerca della Cgia di Mestre si trattava dello specifico di un installatore di impianti che lavora in proprio. Su u reddito annuo di 29.321 euro il totale versato in tasse ammonta a 14.849 €.
Le voci nel dettaglio prevedono:
contributi previdenziali 5.845
IRPEF 5.135
Addizionali IRPEF 364
IRAP 1.334
ICI 378
INAIL 482
CCIAA 88
Bollo furgone 146
Imposta / tariffa sulla PUBBLICITA‘ 81
TASSA / TARIFFA Rifiuti 997
La pressione fiscale ammonta dunque al 47,5% del reddito.
- Il secondo caso è quello di una società di persone con 15 dipendenti (nello specifico una ditta di confezione ed accessori per abbigliamento)
La società è costituita da 2 Soci e risultano assunti 15 dipendenti.
L’attività viene svolta in un laboratorio di 413 mq e la merce è custodita in un magazzino di 102 mq. Per le consegne è necessario un furgone.
Il reddito annuo della ditta è di 45 mila euro
Il Fisco trattiene:
contributi previdenziali 8.830
IRPEF 8.316
Addizionali IRPEF 550
IRAP 9.251
ICI 1.204
INAIL 314
CCIAA 250
Bollo furgone 146
Imposta / tariffa sulla PUBBLICITA’ 81
TASSA / TARIFFA Rifiuti 2.633
TOTALE VERSATO 31.575
TOTALE a CARICO 29.315
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La terza società analizzata è una ditta addetta alla costruzione di motori e apparecchi elettrici e consta di 2 soci e di 19 dipendenti.
Posto che il lavoro viene svolto in un capannone di 1.240 mq e che l’attività usufruisce di un furgone per i trasporti.
Il reddito annuo ammonta a 76.600 euro e le voci dei versamenti fiscali riguardano:
contributi previdenziali 15.082
IRPEF 15.537
Addizionali IRPEF 941
IRAP 12.634
ICI 2.236
INAIL 1.737
CCIAA 289
Bollo furgone 146
Imposta / tariffa sulla PUBBLICITA‘ 81
TASSA / TARIFFA Rifiuti 5.985
TOTALE VERSATO 54.667
TOTALE a CARICO 49.107
I numeri lasciano poco spazio ai commenti…