Archiviazione digitale: come funziona
L’archiviazione digitale in favore di quella cartacea è una novità prevista dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale che porterà vantaggi anche all’Agenzia delle Entrate per le categorie professionali e i cittadini, in un’ottica di trasparenza, efficienza e spending review.
Il Codice dell’Amministrazione Digitale ha lo scopo di assicurare e regolare la gestione, la disponibilità, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale utilizzando le nuove tecnologie dell’informatica e della comunicazione all’interno della pubblica amministrazione, nei rapporti tra amministrazione e privati cittadini.
Archiviazione digitale: catasto dei terreni
Per il catasto terreni, gli atti di aggiornamento redatti con la procedura PREGEO sono conservati digitalmente insieme all’eventuale documentazione integrativa, nonché gli attestati di approvazione e di annullamento degli stessi, firmati digitalmente dal direttore dell’ufficio o da un suo delegato.
Archiviazione digitale: catasto fabbricati
Per gli atti del catasto fabbricati, redatti con la procedura DOCFA, la conservazione digitale viene invece effettuata direttamente dalle applicazioni informatiche, che gestiscono i documenti firmati digitalmente. Gli uffici preposti, entro i termini previsti dalle vigenti disposizioni di legge, provvederanno a effettuare i successivi controlli. La gestione dei dati in formato digitale permetterà all’Agenzia delle Entrate di migliorare notevolmente la qualità dei dati catastali e contribuirà a snellire i tempi necessari per l’aggiornamento delle banche dati, consentendo maggiore trasparenza e minor impiego di risorse.