Aria condizionata e riscaldamento, arriva il primo ok allo stop: ecco la temperatura consentita a partire da maggio

Al fine di attenuare il fenomeno del rincaro energia, arriva, con la conversione in legge del decreto bollette, lo stop aria condizionata edifici pubblici
3 anni fa
1 minuto di lettura
Il bonus condizionatori 2022 senza ISEE è sempre più appetibile con l'arrivo dell'estate
Il bonus condizionatori 2022 senza ISEE è sempre più appetibile con l'arrivo dell'estate

Arriva lo stop aria condizionata negli uffici pubblici. La misura è contenuta in un emendamento al decreto bollette (decreto-legge n. 17 del 2022) approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive in fase di conversione del provvedimento alla Camera.

Un po’ meno freschi d’estate e un po’ meno caldo d’inverno.

La disposizione è diretta a ridurre i consumi termici ed ottenere un risparmio annuo immediato così da attenuare il caro energia cui stiamo assistendo (smisuratamente) in questi ultimi tempi.

Stop aria condizionata edifici pubblici

La misura “stop aria condizionata”, in dettaglio, prevede che dal 1° maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura dell’aria, misurata nei singoli ambienti di ciascun edificio pubblico NON deve:

  • superare i 19 gradi centigradi più 2 gradi centigradi di tolleranza, per la climatizzazione invernale
  • essere minore di 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza, per la climatizzazione estiva.

Ad ogni modo lo stop aria condizionata edifici pubblici qui in commento, dovrà trovare conferma nel testo definitivo della legge di conversione del decreto bollette.

Le ordinarie temperature dell’aria condizionata

Per completezza informativa, ricordiamo che attualmente, i valori massimi della temperatura ambiente degli edifici (tutti), sono i seguenti (art.3 del DPR n. 74 del 2013):

  • per la climatizzazione invernale, la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti riscaldati di ciascuna unità immobiliare, non deve superare:
    • 18 gradi centigradi più 2 gradi centigradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili
    • 20 gradi centigradi più 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici
  • per la climatizzazione estiva, la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti raffrescati di ciascuna unità immobiliare, non deve essere minore di 26 gradi centigradi meno 2 gradi centigradi di tolleranza per tutti gli edifici.

Potrebbero anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Bonus Sud. Alcune Regioni prendono più delle altre, ecco perchè

Reddito di cittadinanza e bonus 200 euro: l'Inps chiarisce quando è compatibile
Articolo seguente

Ricarica reddito di cittadinanza di aprile: ecco i pochi che la riceveranno prima di Pasqua