“Normalità è vestirsi con gli abiti che hai comprato per il lavoro e guidare attraverso il traffico in una macchina che stai ancora pagando per arrivare a un lavoro che ti serve per pagare gli abiti e l’auto, e la casa che lasci vuota tutto il giorno in modo da poter permetterti di vivere in essa“, afferma Ellen Goodman. Parole che rispecchiano appieno lo stato della società attuale che ci vede sempre tutti di corsa, alle prese con impegni di lavoro, famiglia, scadenze fiscali e tanto altro ancora.
Tante, allo stesso tempo, sono le spese da dover sostenere. Complice la crisi economica in atto, però, non tutti riescono a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana. Tra queste si annoverano anche i costi per la propria auto, come ad esempio il bollo. Proprio soffermandosi sugli arretrati della tassa automobilistica, giungono buone notizie. Diversi pagamenti arretrati, infatti, potrebbero rientrare a breve nella sanatoria. Ma per quale importo e soprattutto quali sono gli anni interessati? Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Chi deve pagare la tassa automobilistica
Il bollo auto bisogna pagarlo ogni anno, anche nel caso in cui il proprio mezzo non circoli per strada. In base a quanto si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate infatti:
“Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA)”.
Arretrati bollo auto, quali anni potrebbero essere sanati e per quale importo
Grazie alla nuova tregua fiscale, così come previsto nella Legge di Bilancio 2023, però, in molti non dovranno nemmeno sborsare un euro per il pagamento della tassa automobilistica. Il prossimo anno, infatti, sarà possibile beneficiare della cancellazione delle cartelle fino al 2015 con importo pari a massimo mille euro. Ne consegue che tra i debiti che verranno annullati rientrano anche gli arretrati del bollo auto fino al 2015.
A proposito di debiti con il Fisco, inoltre, la Manovra 2023 prevede la possibilità di chiedere e ottenere la rateizzazione, fino a massimo cinque anni, per i pagamenti non effettuati nel 2022. Il tutto senza dover pagare ulteriori sanzioni e interessi. Entrando nei dettagli, verranno annullate le cartelle esattoriali affidate o iscritte a ruolo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 fino ad arrivare al 30 giugno 2022.