E’ arrivato ieri, 7 luglio 2022, l’ok della Camera al decreto Aiuti. Ora si aspetta il sì del Senato ed il provvedimento sarà legge. Tra le misure c’è il nuovo bonus trasporto pubblico. Viaggiare costerà di meno.
Si tratta di un buono per l’acquisto di abbonamenti per i servizi TPL, regionale e interregionale nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Allo scopo sono stanziate risorse per 79 milioni di euro. Definiti i requisiti per averlo ed il valore del beneficio.
Bonus trasporto pubblico, requisiti e importo
Il bonus trasporto pubblico (art. 35 decreto Aiuti) è pari al 100% della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento. Ad ogni modo il buono non può essere superiore a 60 euro.
Quindi, ad esempio:
- per una spesa di 100 euro, il buono sarà di 60 euro (i restanti 40 euro dovranno essere pagati dall’acquirente l’abbonamento)
- a fronte di una spesa di 50 euro, il bonus trasporto sarà pari a 50 euro.
Per averlo è necessario il rispetto di un requisito reddituale. In dettaglio, sarà riconosciuto alle persone fisiche che, nel 2021, hanno dichiarato un reddito personale ai fini IRPEF non superiore a 35.000 euro.
Aspetti fiscali (e non)
Sarà un decreto interministeriale Lavoro/MEF/Infrastrutture a definire le modalità di richiesta e di emissione.
Quello che il decreto Aiuti dice oggi è che il bonus trasporto:
- recherà il nominativo del beneficiario
- sarà utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento
- non sarà cedibile
- non costituirà reddito imponibile del beneficiario e non rileverà ai fini ISEE
- sarà utilizzabile dalla data di entrata in vigore del citato decreto interministeriale ed il 31 dicembre 2022.
Resta ferma la detrazione IRPEF del 19% sulla spesa per l’acquisto degli abbonamenti rimasta a carico del beneficiario del buono (per un importo non superiore a 250 euro).