Arriva il caldo: chiariamo come si possono accendere i condizionatori sopra i 25 gradi (bonus e multe)

Vediamo come e quando i condizionatori si possono accendere sopra i 25 gradi, dopo lo stop aria condizionata del legislatore
2 anni fa
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Condizionatori sopra i 25 gradi (bonus e multe), quando si possono accendere

Con l’arrivo dell’estate arriva il caldo. Un assaggio lo stiamo ricevendo già in questi giorni. Questo significa necessità di aria condizionata per rinfrescarsi. Bisogno, quindi, di avere una temperatura gradevole (grazie all’uso dei condizionatori) nell’ambiente in cui si abita (casa) ed in quello in cui si lavora (ufficio).

Quest’anno, tuttavia, bisognerà fare un conti con il caro prezzi. Un incremento dei costi dell’energia elettrica (e non solo) causato anche e soprattutto dalle conseguenze derivanti dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.

Un uso eccessivo o sbagliato del condizionatore potrebbe farci ritrovare un’amara sorpresa sulla bolletta. Pertanto, laddove non interviene il legislatore a porre dei freni (e delle multe) all’utilizzo dobbiamo essere noi stessi a ponderare bene la questione.

Piccoli accorgimenti che potrebbero evitare il salasso sulla fattura della corrente e lo spreco di energia (con impatto positivo anche sul nostro ambiente).

Uso dei condizionatori: obbligo di temperatura a 25 gradi

Proprio con l’intento di ridurre i consumi termici ed ottenere un risparmio annuo immediato così da attenuare il caro energia, il legislatore ha inserito una misura ad hoc nel decreto bollette (decreto-legge n. 17 del 2022).

In sintesi, all’art. 19-quater, è stabilito che dal 1° maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023, la media ponderata della temperatura dell’aria, misurata nei singoli ambienti di ciascun edificio NON deve:

  • superare i 19 gradi centigradi più 2 gradi centigradi di tolleranza, per la climatizzazione invernale
  • essere minore di 27 gradi centigradi, meno 2 gradi centigradi di tolleranza, per la climatizzazione estiva.

Ad ogni modo lo stop aria condizionata in commento, non si applica in ambito privato ma solo per edifici pubblici. A casa si può continuare con la temperatura che si vuole.

I consigli per la casa e bonus condizionatore

Detto ciò, anche se è vero che l’obbligo di mantenere le temperatore ai limiti fissati dal decreto bollette interessa solo gli edifici pubblici, è anche vero che, avendo piccoli accorgimenti anche a casa è possibile evitare sprechi e salassi in bolletta.

Ad esempio, in estate si consiglierebbe di:

  • mantenere una temperatura interna non troppo al di sotto di quella esterna (se fuori ci sono 30 gradi e internamente si impostano i condizionatori a 18 gradi, non è cosa buona. Dai 5 agli 8 gradi di differenza, invece, è fattibile)
  • effettuare la periodica manutenzione dei filtri dell’apparecchio.

Non bisogna poi dimenticare della possibilità di godere del bonus condizionatore. Ci riferiamo alla detrazione IRPEF riconosciuta a fronte dell’installazione/sostituzione del condizionatore di casa.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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