La situazione è drammatica. Se si tiene conto del periodo di riferimento che va dal 1° ottobre 2021 al 30 settembre 2022, gli aumenti per l’elettricità sono stati del 91%. Per il gas naturale, invece, del 70,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per non parlare dei rincari dei prodotti alimentari. Senza l’ultimo intervento del Governo, varato nella tarda serata di ieri, ci sarebbero stati ulteriori rincari. Nell’ordine del 15% sulla bollette della luce e del 45% per il gas. Draghi si dice contento perché “sono stati approvati provvedimenti urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie. Abbattiamo l’Iva e rafforziamo il bonus sociale, interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale e gli aiuti alle famiglie sulle bollette”.
Cosa prevede il nuovo dl taglia-bollette luce e gas
Il nuovo decreto varato dal governo presieduto da Draghi, di fatto, sterilizza gli aumenti che si sarebbero verificati nel terzo trimestre, secondo i calcoli predisposti dall’Arera. Secondo l’Autorità di regolazione, infatti, una famiglia tipo in maggior tutela vedrà un lievissimo aumento dello 0,4% nelle bollette dell’elettricità. La bolletta del gas resterà invece invariata. Secondo i calcoli dell’Arera, nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022, la spesa per la bolletta elettrica sarà di 1.071 euro. Quella del gas invece di 1.696 euro, con rincari rispettivi del 91% e del 70,7%.
Le novità del decreto taglia-bollette luce e gas
Il nuovo testo del decreto taglia-bollette prevede un investimento di 3 miliardi di euro, circa 200 milioni in meno rispetto alla bozza circolata la settimana scorsa. I fondi risultano essere inferiori per quanto riguarda l’azzeramento degli oneri di sistema sia sulle bollette elettriche che su quelle del gas. La novità è invece rappresentata dall’inserimento di un fondo da 116 milioni di euro in vista di un allargamento temporale del bonus sociale.
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