Stavolta non si sta parlando di insetti in via d’estinzione, ma di un veicolo che è ormai considerato vero e proprio patrimonio nazionale. Arriva il Salva Vespa, la proposta della Lega di Salvini per tutelare un veicolo che è considerato di inestimabile valore. Ma come nasce questo Odg e perché Salvini ha preso tanto a cuore la vettura in questione?
Una storia lunga 80 anni
Sono quasi ottanta anni che la Vespa accompagna gli italiani in giro per le strade delle proprie città.
“La Vespa della Piaggio è un nostro patrimonio, un linguaggio universale dell’Italia nel mondo e non può essere lasciata ferma in un garage. Per questo, la Lega chiede che venga inserita tra i veicoli di interesse nazionale. Dopo il Salva-Casa, vogliamo salvare quest’icona rivoluzionaria degli anni ’50 e ’60 che ha rappresentato uno spaccato dell’Italia e degli italiani e che, tutt’oggi, con oltre 20 milioni di modelli venduti e circolanti nel mondo, oltre 140 evoluzioni delle varie versioni e 615 Vespa club sul solo territorio nazionale con 90 mila iscritti, è uno dei nostri simboli più riconosciuti“.
Queste le parole di Salvini che incorona una volta per tutte la Vespa a modello dell’Italian style per quanto riguarda i veicoli su due ruote. Ma come nasce questa esigenza? C’è forse davvero il rischio che la vettura sparisca dalla circolazione? A quanto pare la risposta è sì e non c’è bisogno di arrovellarsi troppo il cervello per capire qual sia il motivo di tale rischio.
Salva Vespa per l’iconica due ruote della Piaggio
Se tra Usa e Cina è guerra sui dazi al 100% per i veicoli elettrici, questi stessi veicoli sono ormai il cavalo di battaglia dell’UE, con l’Italia che prova a seguire pedissequamente quelle che sono le indicazioni dell’Unione Europea.
Abbiamo infatti presentato un Odg per far entrare questo oggetto fra i veicoli di interesse nazionale, prevedendo anche la sua esclusione dalle eventuali limitazioni alla circolazione per emissioni di inquinanti atmosferici sulle strade urbane ove previsto dalla legislazione locale, nazionale ed europea. Dagli anni della Dolce Vita, quello che era nato come mezzo di trasporto, ha superato la sua funzione originaria ed è diventato una vera e propria icona di stile, libertà e bellezza commercializzata in 83 Paesi in tutti i continenti“.
La nota diventa poi commemorativa quando cita un film storico di cui proprio la Vespa Piaggio era in parte protagonista, una scena indimenticabile che ancora oggi rappresenta l’Italia che fu e che deve essere l’Italian style anche per il futuro:
“Indimenticabile la scena con Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane del 1953 in sella su una Vespa bianca che diede il via ad una storia tutta italiana che Fellini ne La Dolce Vita consacrò definitivamente. Da lì in poi, il Bel Paese agli occhi del mondo si spostava in Vespa e da Hollywood a Bollywood, passando per i film nostrani, la Vespa ha “recitato” in più di 1000 film. Un’espressione storica, culturale, artistica del nostro Paese che non può fermarsi ma che deve essere tutelata a tutti gli effetti anche dalle politiche europee del green deal”.
I punti chiave…
- la Lega propone il Salva Vespa, la due ruote della Piaggio come patrimonio nazionale;
- il veicolo ha accompagnato gli italiani per quasi 80 anni;
- Salvini vuole evitare che le limitazioni dell’UE rischino di accantonare questo storico scooter.