Una volta, se chiedevamo a un bambino cosa volesse fare da grande, le risposte erano le più disparate: andavano dal Carabiniere al pilota di aereo, dal meccanico al conducente dei treni. Era la vita normale di un tempo, spingere queste generazioni a sognare di trovare un lavoro in linea con i giochi che si facevano allora.
I tempi cambiano, e cambiano anche i sogni. Provate a fare la stessa domanda ai bambini di oggi: sicuramente troverete qualcuno che dirà di voler diventare un influencer.
E adesso iniziano i ragionamenti anche sulla pensione di questi lavoratori moderni, perché pare che l’INPS stia lavorando a una circolare che definirà per la prima volta le linee guida per la contribuzione previdenziale per questo genere di attività lavorativa.
Arriva la pensione degli influencer, l’INPS prepara la circolare
L’INPS, pare con l’avallo e la collaborazione dell’Associazione Italiana Content & Digital Creators e di Assoinfluencer, come riportato anche sul Sole 24 Ore, sta lavorando a una circolare che definirà gli obblighi di versamento dei contributi anche per questi lavoratori, permettendo loro di accedere alla pensione una volta cessata l’attività.
La professione di influencer è letteralmente esplosa e, come tale, va normata anche dal punto di vista della previdenza sociale. In un convegno organizzato dall’INPS è stato pubblicato un rapporto denominato “La Creator Economy in Italia: Dinamiche, Impatti e Sostenibilità nell’Ecosistema Digitale”, dal quale emerge un giro di affari miliardario per questo settore lavorativo, che solo nel 2024 ha generato affari per oltre 4 miliardi di euro.
Piattaforme quali TikTok, Instagram, YouTube e simili sono ormai di dominio comune, utilizzate da grandi e piccoli e quindi rappresentano un terreno fertile per questa professione che, per molti, come abbiamo detto, diventa un sogno.
Contributi da versare anche per le attività della digital economy, ma in che fondo?
Naturalmente, come in ogni settore, ci sono lavoratori che guadagnano bene e altri che stentano. E anche nel settore degli influencer il ragionamento non fa una piega. Non tutti diventeranno le Ferragni di turno, capaci di creare imperi economici.
Dal rapporto emerge però che in media gli influencer guadagnano oltre 84.000 euro annui. E questo basta per far diventare questo genere di attività il sogno di cui parlavamo prima.
Come riportato su diverse testate, in base ai dati del rapporto citato in precedenza, si evince che il settore genera in Italia circa 50.000 posti di lavoro tra occupazione diretta e indiretta.
Quindi, è evidente che occorre capire come regolamentare un settore lavorativo la cui importanza è sempre crescente. E l’INPS pensa anche alle pensioni. Infatti, per genere di attività, emerge che si dovrebbero versare contributi per la pensione anche lavorando come influencer. Ma al Fondo Lavoratori dello Spettacolo o alla Gestione Separata come esercenti il commercio.
In linea di massima, pare che i versamenti dovranno essere effettuati a gestioni previdenziali che fanno capo all’INPS, ma di natura diversa. E basate sulla variabile attività svolta dall’influencer. Ovvero se si tratta di vendite e attività commerciali o di attività di intrattenimento.